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Giacimenti d’oro in Italia sotto il Monte Rosa

Da Mrinvest

Giacimenti d’oro in Italia sotto il Monte Rosa
INVESTIRE IN ORO

Fare il cercatore d’oro in Italia, oggi solo un hobby per chi possiede tempo

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Forse qualcuno non lo sa, ma nche in italia esistono i giacimenti d’oro, per l’esattezza uno di questi si trova sotto il Monte Rosa, lo ricorda Rita Mabel Schiavo dell’associazione didattica museale, che racconta anche un po’ di storia passata.

Il giacimento è della grandezza di 20 chilometri quadrati e supera quelli presenti in sudafrica, il problema è la difficoltà di estrazione, dovute alle condizioni ambientali proibitive, difficoltose e rischiose, che la rendono non utilizzabile come risorsa per produrre profitti.

Un tempo, i cercatori d’oro riuscivano a raggranellare anche 10-15 grammi di oro al giorno, un vero e proprio tesoro che dalla vendita gli consentiva di guadagnare una somma anche di 10 volte superiore al salario di un operaio di fabbrica.

Per operare in piena regolarità, era necessaria una concessione, concessioni che una volta ottenute venivano tramandate di padre in figlio, personaggi ricchi e di spicco come feudatari ed ecclesiastici. Questo durò fino a quando lo stato italiano decise di inglobare tutti i giacimenti d’oro tra il proprio demanio, da quel momento le licenze furono assegnate ai richiedenti attraverso un sistema differente.

Lavorare come cercatore d’oro è possibile?

La miniera d’oro ha prodotto ricchezza fino alla seconda guerra mondiale, quando ancora ben 600 cercatori d’oro ne facevano il proprio lavoro, guadagnando come accennato in precedenza, un bel gruzzoletto. Ecco perché ai fini dell’800 una società francese aveva deciso di estrarre l’oro tramite tecnologia avanzata dell’epoca con le draghe a vapore.

L’esperimento fallì miseramente, niente poteva eguagliare l’esperienza e i trucchi che gli estrattori d’oro si tramandavano da generazione in generazione. Tutto si doveva svolgere a mano con i setacci, e solo dalle abili mani dei cercatori ne usciva fuori un profitto.

Ma se un tempo questa attività era difficile, pericolosa e distruttiva, solo pochi uomini dotati di forza fisica e grande volontà erano in grado di sopportare, oggi è impensabile svolgerla come lavoro. Dopo ore di lavoro potreste tornare a casa con un sacco vuoto e un nulla di fatto, oppure con qualche grammo d’oro, insufficiente a ripagarvi costi e fatiche.

Come sostiene Rita Mabel Schiavo dell’associazione didattica museale, cercare l’oro in Italia non può essere svolto come attività redditizia e a tempo pieno, al massimo come un hobby per chi ha del tempo da perdere e un po’ di pazienza.

Ma perché la miniera non è produttiva?

In primo luogo gli enormi rischi, la propria vita non vale nessun elevato guadagno. In secondo luogo il duro lavoro. Avete presente quei vecchi film americani dei cercatori d’oro con i piedi ammollo tutto il giorno e con i setacci a far scivolare acqua e fango fino a far affiorare piccole pietruzze del metallo giallo? Bene, questo si dovrebbe fare ancora oggi.

Durante le fasi glaciali, i ghiacciai si sono prima espansi e poi ritirati creando cerchie moreniche di detriti. In seguito, i fiumi hanno trascinato (e succede ancora oggi) i detriti a valle. L’oro contenuto in tali detriti si presenta in forma di piccoli granuli che, subendo pressioni continue dai ciottoli presenti sul fiume, durante la discesa, si assottigliano ancora di più in forma lamellare.


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