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Giallo sulla morte di alberto bevilacqua

Creato il 09 settembre 2013 da Antonella Di Pietro @Antonella_Di_Pi
GIALLO SULLA MORTE DI ALBERTO BEVILACQUA
Il mondo della cultura è in lutto per la scomparsa dello scrittore e poeta Alberto Bevilacqua, 79 anni, che ci lascia dopo una lunga malattia. Il suo cuore si è fermato nella clinica Villa Mafalda a Roma, dove era ricoverato dall’11 ottobre scorso. Ma le sue opere letterarie resteranno in eterno per tutti quelli che hanno amato il suo modo di scrivere semplice ed essenziale. Il successo editoriale arriva nel 1964 con il romanzo "La Califfa" da cui verrà tratto l'omonimo film che lo stesso Bevilacqua ha diretto. Purtroppo, la trasposizione cinematografica non è stata fedele al romanzo ed il film inizia dalla parte seconda. Lo scrittore ne ha sempre giustificato la scelta per motivi di budget.  Ma il film, ambientato nella sua Parma e interpretato da una splendida Romy Schneider e Ugo Tognazzi, con musiche del M° Ennio Morricone, è rimasto nella storia del cinema. Così come "Questa specie d'amore" che vinse il David di Donatello come miglior film tratto dal suo omonimo romanzo che ha vinto il Premio Campiello nel 1966. Ha curato la regia di altri film tratti da suoi romanzi come Le Rose di Danzica e Bosco d’amore. 
E come il titolo di un suo libro del 1997 "GialloParma", anche la morte di Bevilacqua si tinge di giallo. La compagna dello scrittore, l'attrice e scrittrice Michela Miti (nome d'arte di Michela Macaluso) assistita dall'avv. Rosa Zaccaria, ha chiesto l'autopsia sul corpo dello scrittore per accertare le cause della morte. Contraria la famiglia, in particolare la sorella dello scrittore, Anna. Ma l'autopsia è già stata autorizzata dalla procura di Roma. Già in passato, la Macaluso aveva presentato un esposto contro la Casa di Cura per lesioni colpose. 
Antonella Di Pietro

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