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Giannino tra master presunti e dimissioni sospette

Creato il 19 febbraio 2013 da Giovannischiro @Giochiro

L’intervento di Oscar-“Taci, miserabile!”-Giannino contro il barone universitario all’Antimeeting di Fid stava rischiando di essere  il migliore di questa strana campagna elettorale (parere personale). Godetevelo.

Nel video Giannino si scaglia contro Recca, Magnifico Rettore della Università di Catania, perché ha impedito la candidatura di un professore non ordinario nelle fila di Fid. Questo succedeva il 9 febbraio. Dicevamo come questo discorso rischiava di essere il migliore di tutta la campagna, ma poi poi s’è messo di traverso Zingales con le sue dimissioni. Luigi Zingales, sodale di Oscar Giannino e fondatore insieme aMichele Boldrin e ad altri del movimento, molla Fare per fermare il declino perchéGiannino ha mentito su i suoi titoli accademici. Zingales racconta:

Questo è un fatto grave, soprattutto per un partito che predica la meritocrazia, la trasparenza, e l’onestà. Ciononostante, il fatto per me ancora più grave è come questo brutto episodio è stato gestito [...] la prima reazione avrebbe dovuta essere una spiegazione di Giannino ai dirigenti del partito, seguita da un chiarimento al pubblico. Invece Oscar si è rifiutato, nonostante io glielo abbia chiesto in ginocchio.

Giannino risponde con un’ansa, a stretto giro di posta:

Mai preso un master a Chicago Booth. Mi hanno detto che in rete c’è una cosa che gira su un mio presunto master alla Chicago Booth. Vorrei chiarire che su questo c’è un equivoco. Io non ho preso master alla Chicago Booth. Sono andato a Chicago a studiare l’inglese. Bastava chiederlo, e avrei risposto. Lo chiarisco perché in rete c’è una cosa che monta. Luigi Zingales insegna alla Chicago Booth, mi è capitato di parlarci, ed è uno dei nostri fondatori. Insegna lì. Io sono stato a Chicago da giovane, a studiare, e non ho preso master alla Chicago Booth.

Purtroppo la “cosa che gira in rete” è un video in cui ti sfugge una bugia, Oscar. La preparazione di Giannino, in termini di politica economica, farebbero pensare che ne abbia fatto magari tre di master (il suo programma è dettagliato come pochi altri), ma qui si dibatte sulla bugia e non della sua preparazione. Insomma per Zingales è unaquestione morale. A questo proposito, la domanda che dovremmo tutti porci è la seguente: Zingales è in buona fede e crede fermamente che le bugie, di qualsiasi entità esse siano, vadano punite o ha programmato la sua uscita a una settimana dal voto perché Fare ha poche (se non nulle) probabilità d vincere e lui vuole un posto alla regia? Non sia mai che sia in trattativa con qualcuno. Sarebbe moralmente deprecabile, a dir poco.


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