Giano arriva in Europa e Luigi De Falco lancia la sfida al record dell’ora

Giano, è il nome della prima bicicletta a pedalata basculante. Dopo il recente successo sul mercato statunitense, con oltre diecimila unità vendute, Giano arriva anche in Europa. Un modo nuovo di interpretare la bicicletta con un design decisamente innovativo, dallo stile dinamico ed elegante. Una bici rivoluzionaria e sperimentale per forma e logiche di movimento, nata da un’idea di Luigi De Falco, patron del Gruppo H2biz.

Giano e il tentativo di record dell’ora
In occasione del lancio europeo, Giano tenterà di battere il record dell’ora sul Velodromo di Vincennes, nei pressi di Parigi. Non sarà un record ufficiale, la bici non è omologata dalla federazione internazionale. Il record serve per dimostrare le potenzialità della bici e le performance della pedalata basculante (-40% di sforzo a parità di velocità).
Abbiamo raggiunto al telefono Luigi De Falco, che ci ha dichiarato qaunto segue: “L’idea di tentare di battere il record dell’ora è un’idea che avevamo da sempre, Giano è nata proprio come prototipo sperimentale per cercare il limite. Se ci riusciremo, non sarà un record ufficiale, ma per noi e per la bici avrà un valore enorme, sarà il coronamento di un lavorato durato 4 anni”.

Le principali peculiarità di Giano
Giano è costruita in fibra di carbonio, kevlar e magnesio e sfrutta l’effetto basculante per avanzare: la ruota posteriore oscilla intorno a un asse e l’oscillazione produce una forza che la corona trasmette in moto. Il principio fisico è lo stesso delle finestre basculanti e delle altalene a carosello, ma invece di produrre un movimento verticale, lo produce in orizzontale consentendo alla bici di avanzare. La pedalata basculante garantisce un sforzo inferiore del 40% rispetto alla pedalata classica a parità di velocità.
L’appuntamento per il record dell’ora è tra il 12 e il 16 novembre, saranno  le condizioni meteo a decidere la data precisa. L'attuale primatista dell'ora è il tedesco Jens Voigt con 51,115 km stabilito nel velodromo di Grenchen, in Svizzera.