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Gillian Anderson sul sessismo nei media

Creato il 08 ottobre 2014 da Nicola933
di Giulia Ferrari Gillian Anderson sul sessismo nei media - 8 ottobre 2014

gillian anderson3Di Giulia Ferrari. Il sessismo è ben radicato nella società ed è presente in tutti i mezzi di comunicazione, Gillian Anderson (X-Files, Hannibal) ne è convinta.

In un’intervista a Red la famosa attrice ha infatti affermato di aver dovuto protestare per essere pagata quanto la sua co-star David Duchovny sul set di X-Files.

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Come sappiamo, il cosiddetto wage-gap, ovvero la disparità di salario, è un problema molto attuale, affrontato fra gli altri anche dal Presidente Obama e da Hillary Clinton: in media, a parità di mansioni, una donna guadagna fra i 77 e gli 83 centesimi per ogni dollaro di un uomo. L’Università di Yale ha recentemente condotto un esperimento di cui ha parlato anche John Oliver nel suo show (potete trovare il video qui sotto) : ad alcuni professori sono stati consegnati due curricula esattamente identici, differivano solo in un piccolo particolare: il primo recava il nome Joan, il secondo il nome John. E’ sorprendente come, nonostante i curricula fossero uguali, a “John” venivano offerti circa 4000$ in più rispetto a “Joan”.

Gillian Anderson ha poi parlato di quante persone a Hollywood cerchino di ottenere favori offrendo (a volte falsi) lavori, in una specie di do ut des che si basa sullo sfruttamento delle persone ingenue e che inseguono i loro sogni. L’attrice ha sottolineato quanto il sessismo sia talmente radicato nella nostra società e quanto sia dunque difficile da individuare. Pensate solo alle tante attiviste che protestano contro le molestie in strada e si sentono quotidianamente rispondere che “non sanno accettare i complimenti” o che “non hanno senso dell’umorismo” se non trovano divertente una battuta sullo stupro.

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La Anderson ha inoltre cercato di mettere in guardia le persone da questo aspetto del sessismo: essendo così presente è appunto difficile accorgersene, ma l’attrice ha invitato tutti a non abituarsi al sessismo, a notarlo e a ribellarvisi.

La percezione delle donne è intollerabile” ha poi concluso la Anderson, “dalla stretta categorizzazione fra sante e prostitute alle aspettative che alcuni uomini hanno”, l’attrice qui fa esplicitamente riferimento alla comune frase “se l’è cercata” nel caso in cui una donna porti abiti scollati, corti o vistosi e venga molestata.

Che il sessismo sia parte integrante della società è chiaro, e che sia rappresentato nei media, dal cinema alla televisione fino alla carta stampata – Cinquanta sfumature di Grigio è solo l’ultimo dei terribili casi letterari a proporre una donna senza personalità che si lascia gestire come una bambola da un uomo violento – non è altro che una conseguenza e fa piacere non vedere donne come la Anderson rifiutare questi canoni e spronare il pubblico a non sottomettervisi, ma anche assistere a risposte come quella di Mayim Bialik o quella di Cate Blanchett (che potete trovare nei video sotto) sui vari red carpet in cui vengono trattate come manichini vuoti.


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