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Gilmore Girls

Da Seavessi
Gilmore GirlsIn fondo in fondo, la sensazione di essere la mamma scombinata di una giovane donna saggia ed equilibrata Seavessi ce l’ha sempre avuta.Venerdì sera Seavessi, di umore più malmostoso del solito, ha preparato la cena svogliatamente e quasi fastidiata; sabato mattina ha rotolato come una pallina da flipper fra spesa e commissioni, sabato dopo pranzo è crollata vittima dell’infamissima influenza vomitina che sta decimando le mamme dell’azilo (gli Infanti NO, se la cavano con una caccabrutta, dopodichè ricominciano a saltare ballare e chiedere di vedere Sclèc).E siccome si trattava di WE singlemode, a parte qualche ora di intervento salvifico di NonnoG e NonnaG, Seavessi e l’Infanta se la sono dovuta sfangare in qualche modo.Di sabato pomeriggio Seavessi ha ricordi confusi, fra cui
  • aver visto più e più volte Sclèc e Sclècdue, unico intrattenimento televisivo gradito all’Infanta (oltre ai Simpson).
  • che a un certo punto l’Infanta  le sentiva la febbre con la manina sulla fronte, e le diceva _buongiolno signòla, hai la febble, adesso ti do la medizìna e chiamiamo l’ambulanza con sopla la ZiaBella (ndr, Ziabella è volontaria della Misericordia)
  • che, in un altro momento, mentre Seavessi era collassata sul divano, l’Infanta si è seduta accanto a lei e le faceva le carezzine sulla fronte, dicendole in ottimo dialetto piemontese Bambulìn (bambolina) e Robabèla (cosa bella).

Ieri pomeriggio Seavessi, piena di gratitudine, ha investito le scarse forze ritrovate per fare una mega biscottata con L’infanta-infermiera, che se la meritava oltre ogni dire.

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