Magazine Bambini

Giocare alla nanna

Da Paola

Happy beautiful curly toddler girl in a pink dress playing with

Tra i giochi d’imitazione più amati dai bambini, giocare alla nanna è uno di quelli che forse suscita più tenerezza in noi adulti. Vederli mettere a nanna bambolotti e pupazzi, compiendo magari gli stessi gesti che i genitori, i nonni o le maestre usano con loro, dà una buona idea di quello che provano nel momento della messa a letto. Cosa amano e cosa no, cosa li rassicura e cosa invece vorrebbero che facessimo per mettere a tacere le loro paure.

Osservarli giocare, o meglio ancora giocare con loro, al gioco della nanna può essere un ottimo strumento per comprendere meglio quali sono le loro paure ma anche cosa amano di più del momento prima di addormentarsi.

C’è stato un periodo, coinciso con il primo inverno alla scuola materna, in cui mia figlia “ninnava e metteva a dormire” la qualunque. Lo faceva con le bambole e con i peluche, ma anche con le macchinine, i pentolini, i libri. Una volta ho trovato persino la scatola di un puzzle sotto una copertina. E sono stata invitata a fare meno rumore per non svegliarla!

Solo dopo, osservandola meglio mentre era intenta a giocare alla nanna, ho capito che imitare il metodo usato dalle maestre alla scuola materna per il riposino pomeridiano, era la cosa che più le piaceva. La copertina rimboccata a ogni bimbo, la storia raccontata a bassa voce. Ma soprattutto un gesto che la maestra faceva per addormentare i piccoli che avevano più difficoltà a lasciarsi andare: una mano sul loro petto con cui delicatamente li cullava. Vidi fare a mia figlia questo gesto così dolce e delicato più volte (anche con mamma e papà molto spesso) giocando alla nanna. La trovai una cosa davvero meravigliosa e provai a farlo anche io per lei.

Imitare i grandi non è solo il modo con cui i bambini sperimentano le cose della vita. È anche il modo in cui ci dicono che effetto hanno i nostri comportamenti su di loro. Avete mai sorpreso vostro figlio a sgridare il suo pupazzo preferito usando delle parole o dei modi che, guarda caso, avevate usato voi con lui? Che effetto vi ha fatto?

Rivedersi nei loro gesti a volte sconcerta, ma è anche un buon metodo per aggiustare il tiro e magari correggere gli errori. Allora potrebbe essere utile giocare alla nanna con loro per poi adeguare la routine della messa a letto alle loro preferenze. Io, ad esempio, ho scoperto quanto le piace raccontarci la giornata appena trascorsa prima di dormire. E l’ho scoperto proprio mentre faceva la stessa cosa con il suo bambolotto preferito!


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog