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Giocare alla radio

Da Danielevecchiotti @danivecchiotti

Giocare alla radioLa squadra di “Sanremo Gran Casinò” è ormai al duro lavoro per preparare il debutto di Sabato 21 Gennaio. Ci sono dettagli tecnici dal mettere a punto, liste di cantanti e canzoni sulle quali intavolare accesissime liti, scalette da redigere.
E io, capocomico della banda, di colpo torno bambino.
Tutt’a un tratto il mio tempo percepito smette di essere questo grigio e misero Gennaio del 2012, e a me sembra di nuovo di essere tra i muri arancio-fuoco della mia cameretta, nel Natale del 1980, quando sotto l’albero con le lampadine intermittenti, trovai un giocattolo destinato a segnare per sempre il mio futuro: Radio Libera di Giochi Mondadori.

L’occhialuto ragazzino-testimonial nella pubblicità sui giornalini per l’infanzia non sono io, ma potrei anche mentire e spacciarmi per lui, visto che a sei anni e dintorni ho passato pomeriggi interi a trasmettere canzoni registrate sui nastri C-60 SuperCassette e discorsi che imitavano Awanagana, Luisella, il primissimo Claudio Cecchetto e tutti i disc jokey (allora si chiamavano così) in voga in quel periodo.

Un mixer di cartone (ma con indicatori di volume a lancetta che si muovevano davvero!), un microfonino collegato a un piccolo trasmettitore che emetteva onde radio addirittura fino a due stanze più in là, dove una radio accesa captava il segnale e ti trasformava in un Lupo Solitario del tuo appartamento, regalandoti la sttraordinaria concretezza di un sogno bambino.
Ricordo che in dotazione nella scatola c’era anche un pannello (sempre in cellulosa plastificata) con una lunga serie di suggerimenti sui come organizzare la propria programmazione per diventare l’idolo radiofonico di amici e parenti.

Ebbene.. io ho cominciato così, a giocare alla radio.
E poi, come dimostra l’entusiasmo infantile che mi sta prendendo in questi giorni, non ho più smesso.

(P.S: Speravo di poter riacquistare il gioco su Ebay ma, ahimè, ho trovato in vendita  solo questo misero ritaglio di giornale strappato senza l’amore e la cura dovute a cotanto cimelio. Se qualcuno, in un angolo di una cantina, lo conservasse ancora… mi faccia sapere su quale frequenza sintonizzarmi!)


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