Lo so che per i più gli gnocchi sono quelli che si fanno con farina e patate, ma qua da me sono poco popolari; qui i gnòcchiti sono quelli di sola farina, tirati a punta di coltello. E se sono grandi li chiamiamo recchie 'e prèvite, orecchie di prete. Non si facevano di giovedì, ma quando c'era tempo, cioè quasi sempre di domenica.
Si fanno poi anche degli gnocchi sempre di farina ed acqua, ma l'acqua deve essere molto calda, che cavati con due dita sono soffici e appiccicosi come quelli di patate.
E ancora ci sono i cecatielli, impastati come 'e recchie 'e previte con farina e acqua fredda, e cavati con le dita: quelli vengono consistenti e sono spettacolari coi fagioli.
Aggiungerei i fusilli, che si fanno sia con la farina che con la semola, e una volta tirato 'o cìmmilo fino fino, (il capo della pagnotta sottile sottile) , si spezzano a mi sura e si arricciano avvolgendoli intorno a un ferro, in genere un vecchio ferro d'ombrello, o un sottilissimo ferro da calza.
Questa è una mia produzione di recchie 'e prèvite dell'autunno scorso. Ne ho fatte anche altre ovviamente, sempre di domenica perché pure io in settimana ho poco tempo, ma questa è l'unica documentata con immagini. Un sughetto di pomodoro fresco pieno di basilico, una grattata di pecorino o di ricotta salata, e poi vedete che vi mangiate: favorite!
Per la ricetta della trippa*, poi, no problem: c'era una famiglia vicino casa mia che faceva grandi mangiate di gnocchi, non solo la domenica, e li chiamavano 'i tripponi'. Provate anche voi e fatemi sapere se funziona ancora questa ricetta per la trippa!
*( trippa = sinonimo di panza)
P.S. Se non dovesse funzionare, andatevi ad attrippare negli altri blog del giochino:
Abbandonare Tara
Mamma & Prof
La casa sull'albero
Orologio Nuovo
Ricomincio da Sette
Parlo di Me
Dagherrotipi
Vita da MuseoArte....e dintorni
Non per tutti
Tu che tagghi i tag
Anch'io
Ci sono riuscita
Come un'aquila
Fatti non pugnette
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Snake