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Gionata Pagliaricci ci spieghi perché. L’Ape Ronza è a sua disposizione.

Creato il 23 ottobre 2013 da Laperonza

 

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Sono per natura curioso. Se una cosa non la capisco divento matto finchè non me la spiego. Così, mentre comprendo perfettamente il gioco politico che c’è dietro la sfiducia alla giunta Gismondi, gioco abilmente condotto che ha portato ad impedire alla maggioranza di giocarsi le ultime carte proprio in mezzo alla campagna elettorale, non riesco a trovare una sola ragione valida per la quale i tre assessori “dissidenti” abbiano compiuto quello che hanno compiuto. Non credo alla favoletta del bene della città: nessuno può credere in buona fede di fare il bene della città condannandola a sette/otto mesi di commissario prefettizio che, per quanto possa essere persona valida, non farà certo l’amministratore di Montegranaro. Ma non c’è un ritorno, un vantaggio politico personale, una motivazione strategica nel loro agire, tanto più che, con questo gesto, c'è da pensare che si siano definitivamente bruciati politicamente.

I tre, però, hanno farfugliato qualcosa in Consiglio Comunale. Non che abbiano chiarito molto, anzi, ma almeno hanno avuto un microfono, una possibilità di spiegare. Gionata Pagliaricci invece non ha mai parlato: si è limitato a votare. Ora la mia curiosità tocca vette altissime. E allora mi chiedo e chiedo al diretto interessato, sperando che legga L’Ape come parecchie centinaia di miei concittadini o, quantomeno, che qualcuno gli riferisca:

Signor Pagliaricci, io non La conosco se non di vista e non posso permettermi di dare alcun giudizio sulla Sua persona. Sono però estremamente interessato a capire. Le voglio domandare, come cittadino ed elettore, quale sia stato il motivo che L’ha spinta ad assumersi una così grave responsabilità, quella di sfiduciare la maggioranza di cui faceva parte e di portare al commissariamento il Comune di Montegranaro. Quali erano le Sue intenzioni? Davvero voleva fare il bene della città? È stato un moto proprio o qualcuno L’ha spinta, con argomentazioni o con lusinghe, a prendere sulle Sue spalle il peso politico di questo gesto? Ben inteso, non La sto né giudicando né condannando. Solo che non capisco. E come me, credo, molti montegranaresi. Allora, Pagliaricci, per soddisfare questa curiosità sia mia che di Suoi concittadini, La invito, anzi, La prego di spiegare. E per farlo Le metto a disposizione uno spazio su questo blog sperando che ne voglia approfittare. Lo faccia: scriva e spieghi il Suo punto di vista. Si salvi dall’accusa di tradimento che Le viene mossa, ci convinca delle Sue ragioni o, quantomeno, ce le illustri. Usi la penna (o, meglio, la tastiera) al posto della voce che non ha usato in Consiglio Comunale. Scriva a [email protected]. Dica ciò che vuole, liberamente, senza timore. Ma lo faccia, per amore della verità.

Luca Craia


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