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Giornalismi: da Humphrey Bogart a Dracula

Da Pinobruno

Hai voglia a sgolarsi. Cogne, Avetrana, Brembate di Sopra e altre location di delitti atroci – e Brindisi purtroppo non sarà l’ultima – sono ormai entrate in circolo. Viaggiano nel sangue e nelle viscere dei voyer travestiti da cronisti. Ci mancavano i predatori dei profili Facebook, che saccheggiano impunemente foto, commenti, filmati depositati lì dalle vittime per tutt’altri scopi. Hai voglia a sgolarti, caro Enzo Iacopino, che puntualmente e giustamente richiami all’Ordine (dei giornalisti) i profanatori. Ha voglia a sgolarsi, gentile Garante della Privacy, che raccomanda “particolare responsabilità e sensibilità nell’utilizzare foto messe in rete dagli stessi ragazzi per condividere momenti della loro vita”. 

Giornalismi: da Humphrey Bogart a Dracula

 

Troppe foto di minori – scrive Iacopino – sono state pubblicate. Troppe trasmissioni messe in onda per chiedere ai parenti delle vittime che cosa provassero mentre i loro figli erano in rianimazione o in terapia intensiva. Sono certo – aggiunge il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti – che non ci sarà bisogno di aspettare che la competente autorità ci richiami al senso del dovere (come in circa 400 casi ha dovuto fare per la vicenda di Avetrana) e che, in spirito di collaborazione, ci saranno interventi rigorosi e pubblici da parte di tutti gli Ordini regionali“.

E già, perché non basta indignarsi, non è sufficiente invocare il rispetto delle carte deontologiche che pure i giornalisti hanno e dovrebbero conoscere e rispettare. Servono procedimenti disciplinari e sanzioni adeguate, ove fossero accertate le violazioni.

Da Cogne ad Avetrana a Brindisi assistiamo a una pericolosa escalation. Dai cronisti citofonatori, dai giornalisti del “cosa prova?” e del “come ci si sente?” siamo  passati agli assaltatori col microfono, ai molestatori di minorenni, agli sciacalli da barella ospedaliera, ai saccheggiatori di profili Facebook. Un punto fermo dobbiamo metterlo, dai grandi giornali e televisioni ai piccoli siti internet.

Sarà la stampa, bellezza, ma non si vedono in giro Humphrey Bogart, mentre i Dracula abbondano.

 


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