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Giornata mondiale dell'Africa / 25 Maggio 2012 /Riflessione e azione a 360 gradi

Creato il 23 maggio 2012 da Marianna06

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A Torino, in occasione della Giornata Mondiale dell’Africa, che cade venerdì 25 maggio, il Museo Nazionale del Cinema promuove in sintonia con il Consorzio delle ONG Piemontesi,”Oltre le migrazioni : storie in viaggio tra Africa ed Europa”.

Si tratta di coinvolgere per la visione  e  i successivi momenti di riflessione e di dibattito gli studenti di 25 Istituti scolastici d’istruzione secondaria superiore di Torino e provincia presso il cinema Massimo(via Verdi 18),in città.

Le classi di questi istituti, infatti, hanno tutte seguito,nel corso dell’anno scolastico, dei programmi  di laboratori interculturali, promossi dal CISV.

Si prevede, nel corso della mattinata, dalle ore 9,00 alle 13,00, la proiezione del film “Miracolo a Le Havre”, di cui in Jambo Africa abbiamo ,a suo tempo  parlato e poi l’esibizione dei giovani in un flash mob nella zona pedonale attorno alla Mole.

Diversamente, per non sovrapporre eventi e offrire la possibilità, a chi volesse, di poter partecipare ad entrambe le feste, per sabato 26 maggio, giorno successivo, l’LVIA ha organizzato con “Africa in Testa” un “apericena”, in via Morgari 14,sempre  a Torino, seguito da musica, animazione e dalla presentazione della “Carta Amici LVIA”,che ha una forte valenza di aggregazione.

Il ricavato della serata, in questo caso, sarà impiegato per i progetti LVIA in corso in Africa, dove l’Ong, nata a Cuneo e fondata da don Aldo Benevelli, lavora con i suoi volontari da quasi mezzo secolo.

Sempre a Torino e anche in molte altre città italiane, nei giorni  di sabato, 19 maggio e della domenica successiva, 20 maggio,  la FOCSIV,  ossia la Federazione italiana di organismi di volontariato internazionale di matrice cattolica, tra cui in Torino  il”Movimento  Sviluppo e Pace”, ha proposto invece la decima edizione di “Abbiamo riso per una cosa seria”.

Una occasione per far passare, anche per i più distratti, un messaggio molto importante quale quello di sostenere il diritto al cibo nei Paesi poveri.

Si consideri, infatti, che da oggi al 2030 , le previsioni degli studiosi del settore parlano di un sicuro e forte rincaro delle derrate alimentari, destinato addirittura a raddoppiare per quella data, con la quasi certezza che per i poveri non ci sarà alcuna garanzia di nutrimento negli anni a venire,se non s’interviene con una progettualità seria e intelligente come quella di dare sostegno e spazio nelle politiche governative, per esempio, ai piccoli contadini contro lo strapotere delle multinazionali dell’agro-alimentare, le quali non fanno altro che depredare e devastare ogni angolo del pianeta, specie lì dove incontrano situazioni di estrema povertà e quindi di disagio sociale.

Dando poi uno sguardo in casa nostra, a proposito di precarietà e povertà  annunciate oltre che reali, e dove di questi tempi si stenta a sorridere,uno studio della Banca d’Italia  ha analizzato di recente l’evoluzione della ricchezza e della disuguaglianza.

Ebbene secondo questo studio tra il 1987 e il 2008 l’indice della ricchezza familiare netta delle famiglie operaie, ad esempio, è passato dal 61,9% al44%.

Ciò significa in maniera molto semplice che in Italia contro 10 ricchi, il 5% della popolazione, abbiamo 3 milioni di poveri accertati.

La ricchezza dei primi  si aggirerebbe intorno ai 50 miliardi di euro che, tutti insieme, fanno  i 3 milioni di italiani più poveri.

C’è molto da riflettere, dunque, sul come stanno andando nel mondo, e a casa nostra, le cose.

 E soprattutto la spinta a fare del  bene, per quel che è possibile, dovrebbe poter partire cominciando assolutamente a mettere da parte egoismi e indifferenza.

Ciascuno faccia quel che può. Ma faccia. Piccolo è bello. Ricordate ?

Non si domandano miracoli ma solo buona volontà. Che poi è sempre la carta vincente.

Un clima di sfiducia non aiuta.

 

     A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 


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