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Giorno della Memoria: ricordiamo l’Olocausto con 10 parole

Creato il 27 gennaio 2015 da Visionnaire @escrivere

1024px-Inside_OutIl 27 gennaio è il Giorno della Memoria, la data in cui tutto il mondo ricorda le vittime della Shoah.

Noi abbiamo voluto ricordare le vittime dell’Olocausto con un’edizione speciale del nostro #10parole. Qui sotto trovate tutte le mini-storie che i nostri utenti hanno scritto per non dimenticare quei giorni nefasti. Perché mantenere viva la memoria è l’unico modo che abbiamo affinché non si ripetano gli stessi, gravissimi errori.

Quello in grassetto è il titolo, segue la storia e il nome dell’autore.

 
 

Dopo Auschwitz

Solo in pochi ritornarono a casa. Nessuno ritornò alla vita. – Giuliana Leone

Il bimbo nascosto

Rimasto solo, piangeva. Gli strappai la stella. Divenne mio figlio. – Bee

La fiaccola di Anna F.

Spalancarono i cancelli: il sorriso di Anna squarciò il cielo. – Elena C.

Ceneri

Le urla odoravano di carne bruciata: “Arbeit macht frei”, sospirò. – Elena C.

E l’Olocausto fu

E l’Olocausto fu, lasciando profonde cicatrici a cinque punte. – Elena C.

Vietato Morire

Morire e non riposare, ma gridare eternamente: “Ricorda, siamo uomini”. – Nuwanda

Senza titolo

Un male banale ed ordinato, recitava fiero “arbeit macht frei”. – Karoo

Cenere
Accarezzami amore, mentre scendi volteggiando dal cielo. Sfiorami moglie mia. - Willy

Il tatuaggio
“Vuole coprire quel numero?”
“No, ma sta sbiadendo. Voglio ribatterlo.” – Ariendil

Senza titolo

Ricordo il male. Volevo ucciderli. Lo feci anni dopo, perdonandoli. – Karoo

Lager
Muori dentro di me, figlio. Non nascere per respirare odio. – Willy

Il naso strappato di Mauthausen
La vera tortura era respirare il fumo dei camini. – midnight-children

Al processo di Norimberga – Come si dichiara?
– Non colpevole. Obbedivo soltanto agli ordini. – Bee

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