Ritratto della principessa Radzwill
Sono gli ultimi giorni per visitare la mostra dedicata a Giovanni Boldini, Boldini Parisien d’Italie, allestita presso la GAM Manzoni di Milano (Via Manzoni 45 ), fino al 18 gennaio.
Quaranta opere realizzate tra 1870 e 1920, alcune mai esposte al pubblico e provenienti da collezioni private, che permettono al visitatore di immergersi nell’affascinante mondo fin de siècle immortalato dal pittore ferrarese.
Giovanni Boldini (1842 – 1931) imparò i primi rudimenti di pittura dal padre, pittore e copista dei vedutisti veneziani; dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, i viaggi a Napoli e Londra, nel 1871 aprì uno studio a Parigi, diventando a breve uno dei beniamini del bel mondo d’oltralpe, amatissimo dalle parigine.
Seppur alle prese per lo più con ritratti di nobildonne e quadri su commissione, spesso con soggetti galanti e provocanti, Boldini riesce a cogliere comunque, con la sua flessuosa e personalissima pennellata, lo spirito seducente dell’epoca.
Le donne sono assolute protagoniste nell’opera di Boldini, tra richiami settecenteschi e accenni d’esotismo: i densi e veloci tratti di pennello illuminano con fiori e nastri le ricche vesti, aggiungono vezzosi dettagli di colore.
Taquinant le perrequet
La visita
Le mani affusolate, quasi all’inverosimile, con tocchi rossi di smalto, gli occhi luminosi, i maliziosi nastri tra i capelli: così appaiono le protagoniste de La Lettera (1873), Giovane seduta al pianoforte (1873), L’attesa (1878), e le bellissime dei ritratti come Marie Louise d’Herrouet, M.lle Gillespie, Enrichetta Allegri…
Lina Cavalieri
Ritratto della Signora Enrichetta Allegri
Nell’esposizione spiccano anche capolavori con soggetti diversi, come l’Omnibus in Place Pigalle (1882), scena parigina dal vero, magistralmente resa nonostante il piccolo formato.
Omnibus in Place Pigalle
(Articolo pubblicato su 2duerighe.com )