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Giovanni Ranieri Fascetti, San Rossore

Da Paolorossi

In questo periodo il Granduca permise ai cittadini l'accesso alla tenuta e sulle spiagge si poterono portare gli ammalati di gozzo e di pelle ricoverati presso l'Ospedale Santa Chiara in Pisa.

Sul finire degli anni '30 del secolo sorse al Gombo uno stabilimento balneare a gestione privata divenuto subito, per la bellezza dei luoghi e per l'abilità imprenditoriale del gestore Gaetano Ceccherini, meta di artisti e personaggi del bel mondo europeo fra i quali il poeta francese Autran, il musicista Liszt, il pittore macchiaiolo G. Costa che qui dipinse due capolavori: "Bocca d'Arno" e "Tramonto sull'Arno".

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Vari scrittori dell'Ottocento indicano con certezza il 1622 come l'anno di arrivo del primo cammello "capostipite" della "razza toscana" che ha popolato San Rossore per tre secoli.

( Giovanni Ranieri Fascetti, I cammelli a San Rossore, 1991 ) Tag: Cammelli, Pisa, Ranieri Fascetti Giovanni, San Rossore, Toscana, Tuscany. Aggiungi il permalink ai segnalibri.

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