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Giovinezza mezza bellezza

Creato il 21 gennaio 2013 da Gianlucaciucci
Contrariamente da quanto sostenuto ieri sulle pagine del Corriere dei grandi da Giuseppe Severgnini, io credo che in questa campagna elettorale, e in questi anni di crisi economica e di idee in generale, si sia parlato fin troppo di giovani. Tutti si mettono in bocca i giovani: iniziative per i giovani, sostegno ai giovani, largo ai giovani no. Perché in tutto questo promettere, prendersi a cuore le nuove generazioni, ciò che appare davvero lampante è che a prendere le decisioni non siano affatto i giovani, che restano i clienti di ricette preparate per loro da anziani in carriera che, loro sì, in gioventù hanno sperimentato i ruoli di responsabilità crescente, la fiducia di generazioni precedenti che, ne sono certo, non ne parlavano con il generico termine di "giovani". Quello che non passa per l'anticamera del cervello dei candidati alle elezioni è di dare un nome e un cognome a degli individui, o almeno una qualifica professionale, morale, quello che vi pare ma non anagrafica. La realtà è che la classe dirigente, prima e meglio della società, ha capito che la società stessa sta inesorabilmente invecchiando e quindi usa argomenti di propaganda utili ad accalappiare i miei genitori, ma non certo me. Loro sono tanti e io soltanto uno, quindi chi se ne frega di me. Mi è capitato di ragionare sull'insistenza nella conta dei nipoti fatta da Berlusconi prima (a "Otto e mezzo") e Monti poi (al Chilometro Rosso di Bergamo), al loro orgoglio e commozione e ho pensato che a me non interessa affatto di quei bambini ma di certo mia nonna ne sarà rimasta colpita.
Un programma di servizio pubblico, quale è (dovrebbe essere) il TG Regionale, ha sempre in scaletta un pezzo che parli delle iniziative per i giovani "messe in campo"da questo e quello, ad ascoltar bene non si tratta che di pubblicità a favore di un'amministrazione pubblica prossima alla tornata elettorale oppure a qualche ente privato (spesso la CNA) che si voglia far conoscere. Scatole perfette e perfettamente vuote, balle. Promuovere l'occupazione giovanile non è così diverso da promuovere l'occupazione in genere, la ripresa economica non passa attraverso le mancette elargite per tenere buoni e farsi ben volere dai bambini. Saranno d'accordo i giovani?

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