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Giro di padania:lasciamo correre

Creato il 22 settembre 2011 da Scioui

GIRO DI PADANIA:LASCIAMO CORREREPur con molte perplessità da parte mia ritengo che ciò che si sta creando attorno al Giro di padania è un qualcosa di veramente esagerato.
Il sottoscritto ci tiene a precisare che non è un tesserato della Lega Nord. Anzi,le idee politiche sono completamente opposte.
Chiusa questa parentesi,torniamo al Giro di Padania. E' indubbio che in tale evento ciclistico non si sa dove finisce la politica e cominci lo sport:la corsa è stata voluta da Umberto Bossi,la maglia del vincitore è verde come il colore leghista...Tutto ciò però non giustifica le preoccupazioni di chi non condivide questa idea. Parte del mondo politico e giornalistico anche vicino alle mie idee(ci tengo a precisarlo più volte per non creare spiacevoli e <<volontari>> equivoci) sostiene che il Giro di Padania è <<secessionista>>,volto a dividere l'Italia. Come può una corsa a tappe realizzare tutto questo? In 5 giorni poi? Il rimedio è comunque semplice: non cadere nel tranello.Se di tranello si può parlare. Ciò potrebbe succedere nel caso in cui gli appassionati di ciclismo dell'Italia Meridionale rifiutino di seguirne le vicissitudini sportive lasciando campo libero al Nord. Cerchiamo invece di rendere questo Giro <<secessionista>> un evento unitario e,soprattutto,sportivo.
E poi,che cos'è tutta questa violenza verso i partecipanti? Che cosa hanno fatto i vari Ivan Basso,Daniele Visconti (per giunta indossa la maglia tricolore in quanto campione italiano) e tutti gli altri ciclisti per meritarsi sputi e insulti? L'aver deciso di fare il proprio mestiere al contrario di qualcun'altro?
L'U.C.I.ha inserito nel calendario ciclistico il Giro di Padania per colmare il vuoto di settembre e perchè evento sportivo.
In sintesi:siamo tolleranti. Impegnamoci non dico ad apprezzare il Giro di Padania ma,perlomeno a tollerarlo. Tifiamo come sempre i nostri beniamini e,per chi si trova sul posto,sventoliamo tricolori e bandiere delle squadre partecipanti,affinchè si oscurino quelle politiche.


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