Giulia racconta il suo dramma

Cara Simona,

mi chiamo Giulia, ho 24 anni e seguo il tuo blog da parecchi mesi.

Sei una persona straordinaria e l'energia che trasmetti è veramente contagiosa, ed ultimamente sta diventando l'unica cosa in grado di risollevarmi il morale.
Ma partiamo dal principio.
Lotto contro il sovrappeso da sempre, da quando ero alle scuole medie e venivo bersagliata dai compagni, arrivando persino a saltare le gite per paura delle prese in giro.

Per 10 lunghissimi anni ho alternato cali di peso spaventosi, al limite del sottopeso, a riprese di chili altrettanto rapide che mi mettevano ko
il morale.
Ora perso 68 kg e sono alta circa 1,70, ho dei kg in più e ne sono
consapevole, e faccio un continuo su e giù emotivo. Il motivo? Io mi piaccio, ma gli altri non la pensano così, ed io sebbene sia una persona piuttosto forte ed energica (lo sono dovuta diventare per forza), dentro di me soffro perchè sento che la vera me stessa non è "giusta".
Nel periodo 2009 - 2010 ho perso ben 27 kg, passando da 84 a 57 kg, con tutti che mi dicevano che ero scheletrica e sembravo malata. Ma più l'ago della bilancia scendeva, più io mi sentivo bene.

Correvo sul tapis roulant tutti i giorni fino a farmi venire la nausea, persino quando arrivavo stanchissima dal lavoro ed avrei voluto solo stendermi sul divano.
Poi mi sono innamorata di un uomo straordinario, che tutt'ora mi ama per quella che sono, mi sono rilassata ed ho preso 10 kg.

Il mio tormento più grande è che alterno giorni dove allo specchio mi vedo benissimo ad altri dove non sopporto il mio corpo e vorrei solo essere invisibile. Oltretutto il mio ragazzo, prima buona forchetta e tendente al "cicciotto", adesso si è fissato con la corretta alimentazione e la corsa e cerca di tirarmi dentro, sicuramente
in buona fede, nella sua nuova passione ed io muoio lentamente dentro.

Ho provato a parlargliene, a dirgli che io odio lo sport sotto ogni punto di vista e che non sopporto l'idea di prendere ed andare a correre controvoglia, quando preferirei leggermi un bel libro in giardino, ma lui sembra non capire. Sa tutto dei miei cali e riprese di peso, anzi ogni tanto fa anche delle battutine innocenti sul fatto che sono ingrassata...

Dice che sono bellissima e che non ho niente da invidiare a nessuno però, forse involointariamente, spingendomi ad andare a correre e ridendo ogni tanto simpaticamente mi fa male. Per non
parlare di mio papà, un maniaco fissato dello sport e della linea, che è stato fiero di me solo quando ho perso 27 kg, salvo poi spaventarsi nel vedermi scheletrica e dirmi di prendere un paio di kg.

Invece di un paio sono stati 10, e poco tempo fà ha distrutto nuovamente la mia autostima con un "perchè non  ricominci a correre che stai ingrassando ancora?"
Sono stata debole e l'ho fatto, Simona. Per ben due volte. Ho fatto due ore sfiancanti sul tapis roulant per piacere a papà, per fargli vedere che volevo essere come lui voleva, ma non ce l'ho fatta.

Non sono io quella persona, perchè non posso vivere come voglio? Perchè non posso essere amata ed  apprezzata semplicemente per quella che sono?

Voglio essere circondata da persone positive e che se ne fregano del mio peso, ma che guardino la mia anima, il mio viso (che io adoro, davvero) e che ogni tanto mi dicano "Sei bellissima esattamente come sei."

L'unica è mia madre, che mi trova splendida con o senza i kg di troppo, ma questo non mi aiuta poi tanto, si sa che la mamma è sempre la mamma. Ed io sono qui, a combattere contro i fantasmi
invisibili che le persone puntualmente riportano in vita, con o senza volerlo.
Sono qui a toccare i rotoli e ad odiarli, ad odiare me stessa, che dimagrisco ma non appena mi adagio reingrasso, sperando soltanto che un giorno i canoni di bellezza cambino, così da essere finalmente apprezzata per il mio corpo così com'è, perchè lui si ribella sai?

Ogni volta che decido di dimagrire lui fatica, e poi appena mi rilasso riprende i kg, come se non sopportasse le ossa, come se io fossi destinata ad essere in carne e lui non sapesse più cosa fare
per farmelo capire.
Ma io forse l'ho già capito, sono gli altri che non mi aiutano.
Ti abbraccio forte cara Simona, meravigliosa donna che sei.
Giulia.

Cara Giulia,

ho letto la tua meravigliosa lettera e mi si è stretto il cuore..

 Mi scuso per il ritardo nel risponderti ma avevo salvato la tua lettera e l’ho trovata solo ora… ma non potevo non pubblicarti…

Comprendo il tuo dolore, il tuo disagio e la tua sofferenza ma ti assicuro chw non esiste un motivo valido per torturarsi così… I tuoi amici? Tuo padre? Il tuo ragazzo? Tutti vittime dei diktat sbagliati imposti dalla società. Vittime tutte della dittatura della magrezza e bellezza che ci vuole tutti belli, giovani e magri.

Ma come tu stessa  ha i scritto il tuo corpo sa cosa è meglio per lui, come deve essere e quanto pesare. E lo sai anche tu…E allora perché non ascoltarlo? Perché non diventare finalmente come vuoi tu? Perché non metterti le ali e volare dove vuoi davvero tu?? Sono sicura che approderesti in terre felici dove le persone ti guardano come faccio io. Nel cuore e nell’anima… E dove non contano i chili e i rotoli… Prova ad essere realmente te stessa, sono sicura che sarai felice…

Io sono alta 1,70 e peso 72 chili anche se ho partorito da un anno e oltre alla pancia (che mi è rimasta prominente) amo tutto di me e non cambierei un solo pezzo di me.

Da quando ho aperto questo blog ho trovato tante e tante persone come me e tanti estimatori di noi in carne…MI dispiace dirtelo ma ora il tuo ragazzo non ti ama per quello che sei…

Sorridi però il mondo è pieno di persone a cui tu piaceresti tantissimo. Sorridi e va… Vedrai che anche qualcosa cambierà con il tempo…

La vinceremo questa dura battaglia…E’ solo questione di anni…