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Giulietto Chiesa: «Via Bin Laden per eliminare le prove dell'inganno»

Creato il 09 maggio 2011 da Nocensura1

Giulietto Chiesa: «Via Bin Laden per eliminare le prove dell'inganno»di Luigi NervoIl nemico numero uno è stato ammazzato. Il corpo di Bin Laden è stato gettato frettolosamente in mare. Foto del suo volto ferito, vere o false che siano, girano in rete. E il mondo si chiede se il blitz dei Navy Seals americani nel rifugio Pakistan sia vero. Perché buttare in mare la prova della vittoria contro il terrorismo? È la domanda che abbiamo fatto a Giulietto Chiesa, giornalista e scrittore esperto di politica internazionale.«Perché devono cancellare le tracce. L'obiettivo era quello di liberarsi di Bin Laden, ma nello stesso tempo di liberarsi delle prove dell'inganno perché l'11 settembre era una storia finta. Quindi dovevano togliere di mezzo l'ingombrantissima traccia di Bin Laden. È stata eliminata la fonte principale. Bin Laden, probabilmente, era morto già da tempo. Fatto fuori Bin laden, il caso è chiuso: nessuno potrà trovare la prova. Questa è l'ennesima operazione teatrale americana».Ma perché questo annuncio è stato fatto proprio ora?«Ci possono essere numerose varianti. Una di queste è l'inizio della campagna elettorale per la rielezione di Barack Obama. Il presidente americano non è quello degli inizi, ma porta avanti una politica neoconservatrice che cerca di mettere ai margini i Paesi che non si allineano agli Stati Uniti. La sua è la svolta a destra di un presidente che cerca di consolidare l'impero americano. Tutto questo porterà alla terza guerra mondiale».L'Europa ha preso l'iniziativa in Libia. Questo può impensierire gli Stati Uniti?«La Francia e l'Inghilterra seguono lo stesso progetto. Non c'è una politica europea. Gli Stati uniti sono ben contenti se qualcuno fa del lavoro al posto loro. Libia e Siria sono gli unici Paesi del Mediterraneo che non fanno parte del dispositivo militare della Nato. Il prossimo nemico sarà la Siria dove i servizi segreti stanno cercando di rovesciare il regime di Assad con l'appoggio del mainstream dei media occidentali. Lo hanno già fatto in Libia dicendo che Gheddafi bombardava i civili. Una menzogna. In Siria, il regime di Assad gode di un largo consenso. Non sono i suoi poliziotti che sparano sulla gente. Nessuno scrive che oltre 40 poliziotti sono stati colpiti dai cecchini che un po' sparano sulla gente e un po' sparano sui poliziotti. I media occidentali non fanno altro che dire, poi, che tutti i morti sono dei dimostranti.Allora, dopo Al Qaeda e la Libia, gli Stati Uniti si preparano ad una nuova operazione contro la Siria?«Questa è già in atto. Il 29 aprile scorso Obama ha emesso un executive order, una dichiarazione di Stato, attraverso la quale si diceva che il governo siriano è diventato un pericolo per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti d'America. Per questo dico che è il nuovo obiettivo».Anche Al Qaeda era un nemico costruito dagli americani?«Al Qaeda è stata un'invenzione dei servizi segreti americani, dell'MI6 e della Cia. Bin Laden era un agente della Cia. Jean Chouet, ex capo dei servizi segreti francesi, nel gennaio dell'anno scorso ha dichiarato pubblicamente in Senato che Al Qaeda non esisteva più dal 2000 e che anche allora era composta da una quarantina di persone, un numero che non rappresentava un grande pericolo internazionale. A dirlo non era una persona qualunque, perciò la considero una dichiarazione molto fondata. Quindi, se questa è la verità, tutto ciò che ci è stato detto su Al Qaeda dal 2002 al 2011 è una gigantesca campagna di distrazione e disinformazione di massa. Nemmeno i pacifisti e la sinistra capiscono la verità e infatti hanno taciuto sull'11 settembre e mi hanno addirittura criticato per le mie tesi. Quello è stato un grande colpo di stato di cui nessuno si è accorto e se la sinistra è ormai finita questo è uno dei motivi».Dopo l'annuncio americano, quali saranno le reazioni dei Paesi arabi?«Grandi masse popolari ammiravano Bin Laden o comunque non stanno dalla parte degli Stati Uniti. Questo evento non farà che accrescere l'ostilità nei loro confronti. Il gesto di buttare il cadavere in mare rappresenta un'offesa per il mondo musulmano. Gli Stati Uniti non finiranno mai di pagare per questo errore colossale. Ma non potevano fare altrimenti perché non c'era nessun cadavere di Bin Laden da mostrare»

fonte   http://www.nuovasocieta.it/inchieste/26532-giulietto-chiesa-lvia-bin-laden-per-eliminare-le-prove-dellingannor-.html

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