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Giuseppe "Beppe" Viola

Creato il 25 ottobre 2011 da Ghlucio @ghlucio
Giuseppe "Beppe" Viola (Milano, 26 ottobre 1939 – Milano, 17 ottobre 1982)   giornalista, scrittore e umorista.

Nato a Milano nel 1939, ha svolto gran parte del suo lavoro come giornalista sportivo. Ha iniziato a scrivere di sport a metà degli anni cinquanta collaborando all'agenzia Sportinformazione, passando poi in RAI nel 1961. Per la televisione ha lavorato come redattore, come inviato speciale e - dopo una parentesi come radiocronista - anche come telecronista sportivo (calcio, pugilato, ippica, motori). Per la RAI ha inoltre firmato un lungo documentario sulla Mille Miglia e ha partecipato ad alcune edizioni della Domenica Sportiva. Ha tenuto per anni su Linus la rubrica, Vite Vere e ha scritto molte canzoni in coppia con Enzo Jannacci, tra le quali Tira a campà e Statu quo. Nel campo del cinema ha lavorato come sceneggiatore e dialoghista (Romanzo popolare (anche cameo) e Cattivi pensieri con Ugo Tognazzi), mentre per il cabaret contribuì alla creazione dei testi del gruppo storico dei comici che facevano riferimento al Derby Club di Milano (Massimo Boldi, Teo Teocoli, Giorgio Porcaro, Cochi e Renato, Enzo Jannacci, Felice Andreasi, Gianni Magni, Paolo Villaggio, Lino Toffolo). Beppe Viola è morto improvvisamente a 43 anni mentre era in sede Rai a Milano, per una emorragia cerebrale, durante il montaggio di uno dei suoi servizi sulla partita Inter-Napoli.
Il leggendario necrologio dedicatogli da Gianni Brera
«  (…) Era nato per sentire gli angeli e invece doveva, oh porca vita, frequentare i bordelli. (…) Povero vecchio Pepinoeu! Batteva con impegno la carta in osteria e delirava per un cavallo modicamente impostato sulla corsa; tirava mezzo litro e improvvisava battute che sovente esprimevano il sale della vita. Aveva un humour naturale e beffardo: una innata onestà gli vietava smancerie in qualsiasi campo si trovasse a produrre parole e pensiero. Lavorò duro, forsennatamente, per aver chiesto alla vita quello che ad altri sarebbe bastato per venirne schiantato in poco tempo. Lui le ha rubato quanti giorni ha potuto senza mai cedere al presago timore di perderla troppo presto. La sua romantica incontinenza era di una patetica follia. Ed io, che soprattutto per questo lo amavo, ora ne provo un rimorso che rende persino goffo il mio dolore... »
  
(Gianni Brera, È morto Giuseppe "Pepinoeu" - Viola. Aveva 43 anni! La Repubblica, 19 ottobre 1982)
Quelli che...
L'ormai familiare titolo della trasmissione sportiva e d'intrattenimento Quelli che il calcio deriva da un postumo riconoscimento a Beppe Viola. Quelli che... è infatti una canzone scritta a quattro mani nel 1975 da Viola e dal cantautore Enzo Jannacci,

 Era Beppe che traduceva nell'italiano di Milano, anzi di Viale Monza-Precotto, le battute pensate da Mario Monicelli per Ugo Tognazzi in "Romanzo popolare", colonna sonora la celebre "Vincenzina davanti alla fabbrica", di cui sempre con Jannacci scrisse le parole. La musica naturalmente era di Enzo: i due erano nati e cresciuti insieme, «nello stesso cortile fra via Lomellina e piazza Adigrat».
Testo:

Vincenzina davanti alla fabbrica,
Vincenzina il foulard non si mette più.
Una faccia davanti al cancello che si apre già.
Vincenzina hai guardato la fabbrica,
come se non c'è altro che fabbrica
e hai sentito anche odor di pulito
e la fatica è dentro là...
Zero a zero anche ieri 'sto Milan qui,
sto Rivera che ormai non mi segna più,
che tristezza, il padrone non c'ha neanche 'sti problemi qua.
Vincenzina davanti alla fabbrica,
Vincenzina vuol bene alla fabbrica,
e non sa che la vita giù in fabbrica
non c'è, se c'è com'è ?


Bibliografia
 Beppe Viola Vite vere, compresa la mia, Milano Libri Edizioni, 1981
Beppe Viola Quelli che... Racconti di un grande umorista da non dimenticare, Baldini & Castoldi, 1995


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