Gladiatori del XXI secolo – 2° parte (by Spartaco)

ITALIAN (ORIGINAL) VERSION

Dall’archivio del Bar Frankie, pubblicazione originale del Ottobre 2012.

…Continua dalla prima parte …

I fighters sono comunque atleti che hanno una grande preparazione alle spalle, secondo me più fisica che tecnica, ma è comunque importante e si articola in almeno due sessioni quotidiane, di solito si sfiorano le 7 ore giornaliere. I praticanti di questa disciplina dicono di ispirarsi al concetto di arti marziali formulato da Bruce Lee, secondo cui: “Il miglior combattente non è un pugile, un karateka o un judoka. Il miglior combattente è qualcuno che si può adattare a qualsiasi stile di combattimento”.

La cosa che non concepisco è il contorno che fa da cornice a certi eventi. L’incontro, per chi non lo sapesse, si svolge in una gabbia ottagonale di rete metallica, come quella comune che troviamo per le recinzioni, con i pali rivestiti in gomma piuma. Accade che a volte i fighters si feriscano urtando proprio contro la rete durante le concitate azioni corpo a corpo. Ogni round ha una durata elevata, 4 minuti, a volte anche 5. Questa cornice non è esaltante, ma la cosa indecorosa come al solito è il pubblico che, in queste competizioni, dà il peggio di sé. È particolarmente disinformato, urla e gode più nel vedere azioni efferate che gesti tecnici di notevole difficoltà. Certamente questa è la pecca anche degli altri sport da combattimento, che non voglio certo garantire da una critica in tal direzione. L’aggravante nelle MMA sono i telecronisti impreparati, (ahimè troppi disinformati circa quello che dicono) specialmente in questo ambito. Dagli spalti si esaltano per un gancio aperto sferrato con estrema violenza, che stilisticamente farebbe rabbrividire un tecnico di pugilato e, in determinati casi, gli arbitri non accetterebbero neppure come valido il colpo portato perché sferrato con l’interno della mano.

So di essere impopolare, ma credo che con le attuali regole le MMA non si possano definire disciplina sportiva. Il mio sdegno per il ground and pound è infinito. Trovo antisportivo colpire ripetutamente al capo un avversario a terra, se poi aggiungiamo che i colpi sono, come si dice in gergo, sporchi, sferrati senza tecnica, dal punto di vista sportivo non si assiste ad uno spettacolo marziale in cui si porta una tecnica di strangolamento particolare e si costringe l’avversario alla resa grazie alla supremazia tecnica, ma solo sulla base della violenza fine a se stessa. Gli atleti mettono seriamente a repentaglio la loro incolumità, nonostante la loro ottima preparazione. Credo che mettere un caschetto, guanti più spessi e limitare determinate tecniche possa giovare allo spettacolo marziale vero e proprio. Capisco il fascino del “Fight club” basato sul famosissimo romanzo di Chuck Palahniuk, ma almeno lì ci sono delle ragioni, c’è uno scopo da perseguire, che poi lo si condivida o meno in sé, o nella pratica, è un’altra questione. Non so se il successo notevole di questo fenomeno sia in parte merito anche di certa filmografia che, magari, da adolescenti ci ha fatto esaltare. Penso a Van Damme in “Senza esclusione di colpi” o in “Lionhearth scommessa vincente”, oppure i più recenti “Never back down” o “Undisputed 2 e 3”, certamente non pellicole da oscar, ma nemmeno peggiori dei corrispettivi films in circolazione negli anni ’70.

Ritengo che le MMA siano un po’ lo specchio dell’attuale situazione sociale, espressione palese della decadenza del nostro tempo. Siamo passati dalle sin troppo compassate gare di karate e tae kwon do, giusto per fare degli esempi di discipline “edulcorate” per fini sportivi, alle MMA. Decadenza dell’estetica, della preparazione tecnica e, come accennavo precedentemente, anche dei valori. Si va lì perché “chi paga vuole l’anima” (cit.) e in nessuna altra disciplina è possibile vedere tanta abnegazione. Se è vero che storicamente si possono ricondurre al Pancrazio greco, io trovo che le MMA siano assimilabili più ai giochi circensi latini, ai gladiatori capuani e non solo, dell’antica Roma, che dovevano servire da svago per il popolo. Attualmente anche ai giorni nostri stanno diventando “popolari”, ma prima non nascondiamoci che questi eventi erano d’élite, per una nicchia di persone facoltose che volevano vedere scene forti dal vivo e organizzavano nell’illegalità questo genere di competizioni, un po’ ovunque nel mondo. I prezzi per vedere incontri dell’UFC (Ultimate Fighting Championship è un’organizzazione di arti marziali miste statunitense. La UFC è la più importante organizzazione nel campo delle MMA) non sono bassi, ma anche alcuni canali in chiaro permettono di vedere incontri di un certo livello.

Con questo mio articolo so di essere stato duro verso il modo delle MMA, ma la mia critica non è rivolta ai praticanti di alto livello, artisti marziali di eccezionale bravura (Liddell, Ortiz, Wanderlei  ed Anderson Silva, Sakara, ecc.), bensì all’ambiente che ruota intorno a questi atleti e i regolamenti troppo scarni e pericolosi.

Ho dato solo degli input, spero di non avervi annoiato eccessivamente e, se non vi è chiaro qualcosa o vorrete saperne di più, chiedete pure, risponderò a tutte le domande se ne sarò in grado.

ENGLISH VERSION

…continue from part one …

The fighters are still athletes who have had extensive training behind him, in my opinion more physical and technical, but it is important and is divided into at least two daily sessions, usually touching the 7 hours a day. The practitioners of this discipline claim to be inspired by the concept of martial arts by Bruce Lee formulated, according to which: “The best fighter is not a boxer, a karateka or judoka. The best fighter is someone who can adapt to any style of combat. ”
The thing that I can not conceive is the outline that is the setting for certain events. The meeting, for the uninitiated, takes place in an octagonal cage wire mesh, such as those that are common for the fences, light poles covered with foam. It happens that sometimes the fighters can hurt themselves bumping right up against the network during the frantic action combat. Each round has a long service life, 4 minutes, sometimes 5. This frame is not glamorous, but the shameful as usual it is the public that, in these competitions, gives the worst. It is particularly uninformed, screams and enjoys seeing more heinous actions that technical gestures of considerable difficulty. Surely this is the fault of the other combat sports, which I certainly do not provide a critique in this direction. The aggravating MMA commentators are unprepared, (alas too many uninformed about what they say), especially in this area. From the stands are enhanced for a open hook launched with extreme violence, that stylistically would shudder a technical boxing and, in certain cases, the referees do not even accept as valid the shot brought it launched with the inside of the hand.
I know I’m unpopular, but I think with the current rules the MMA can not be defined sport. My disdain for the ground and pound is infinite. I find unsportsmanlike hit repeatedly in the head of an opponent to the ground, if we add that the shots are, as they say in the jargon, dirty, barefoot without technique, from the sporting point of view there is not a show where you take a martial technique particular strangulation and forces the opponent to surrender due to technical supremacy, but only on the basis of violence for its own sake. Athletes put at serious risk their safety, despite their excellent preparation. I think that putting a helmet, gloves thicker and restrict certain techniques can benefit the show martial true. I understand the appeal of “Fight Club” based on the famous novel by Chuck Palahniuk, but at least there are reasons, there is a purpose, then you agree with him or not, or in practice, is another question. I do not know if the remarkable success of this is in part thanks also to some filmography, perhaps, as teenagers made us exalt. I think Van Damme in “Bloodsport” or “Lionhearth winning bet” or the latest “Never Back Down” or “Undisputed 2 and 3″, certainly not from film oscar, but even the worst films of the amounts outstanding in the 70s.
I believe that MMA is a bit ‘the mirror of the social situation, overt expression of the decadence of our time. We went from too-prim races karate and tae kwon do, just to give some examples of disciplines “sweetened” for sporting purposes, the MMA. Forfeiture of aesthetics, technical expertise and, as I mentioned above, even values. You go there because “who wants to pay the soul” (cited above) and in any other discipline you can see such dedication. If it is true that historically can be traced back to the greek Pancrazio, I find that the MMA are comparable to most Latin circus games, gladiators capuanis and not only of ancient Rome, which were to serve as entertainment for the people. Currently in our days are becoming “popular”, but before not hide that these events are elite for a niche of wealthy people who wanted to see strong scenes and live illegally organized competitions of this kind, a bit ‘everywhere in the world. Prices meetings to see the UFC (Ultimate Fighting Championship is an American mixed martial arts. The UFC is the most important organization in the field of MMA) are not low, but also some free channels allow you to see meetings of a certain level.
But in this article I know I was hard towards the way of MMA, but my criticism is not aimed at high-level practitioners, martial artists of exceptional talent (Liddell, Ortiz, Wanderlei Silva and Anderson, Sakara, etc..), But environment that revolves around these athletes and regulations too skinny and dangerous.
I have given only the input, I hope I have not bored too, and if there is no clear something or want to know more, just ask, I will answer any questions if I’ll be able to.