Magazine Società

Gli attentati di Londra del 7 luglio 2005: un complotto governativo, secondo un esperto della polizia britannica, licenziato per queste sue scomode dichiarazioni

Creato il 11 agosto 2011 da Tnepd

Gli attentati di Londra del 7 luglio 2005: un complotto governativo, secondo un esperto della polizia britannica, licenziato per queste sue scomode dichiarazioni

Gli attentati di Londra del 7 luglio 2005: un complotto governativo, secondo un esperto della polizia britannica, licenziato per queste sue scomode dichiarazioni Qui di seguito la traduzione dell’articolo 7 7 was a plot by the Government scritto da Robin Perrie e pubblicato il 18 luglio 2011 sull’edizione on line del famoso quotidiano britannico The Sun. Ovviamente il quotidiano tende a ridicolizzare e sminuire le dichiarazioni dell’esperto dei servizi segreti della polizia, che dopo avere coraggiosamente esternato i risultati della sua ricerca è stato licenziato. Che motivo avrebbe avuto costui di inventarsi questo complotto se non ne avesse trovato delle prove fin troppo evidente? Se lo sarebbe inventato apposta per farsi licenziare e rovinarsi la carriera, perdendo uno stipendio di 35.000 sterline all’anno? Non siamo ridicoli!

Da notare il solito ruolo repressivo giocato in questa vicenda dalla psichiatria. I dirigenti della polizia hanno cercato di farlo passare per matto chiedendo che fosse sottoposto ad una perizia psichiatrica, ma egli ha preferito farsi licenziare piuttosto che passare attraverso queste umilianti forche caudine. Del resto Farrell ha ragione, basta trovare uno psichiatra compiacente per rovinare la vita di una persona scomoda per il governo e farlo passare per “malato di mente“.


Il 7 / 7 [2005]è stato un complotto del governo Affermazioni bizzarre di un esperto della polizia.

Gli attentati di Londra del 7 luglio 2005: un complotto governativo, secondo un esperto della polizia britannica, licenziato per queste sue scomode dichiarazioni

Screenshot dell’articolo,
fare click per ingrandire.

I POLIZIOTTI sono citati in giudizio da un dirigente dei servizi segreti che essi hanno licenziato – a causa di un dossier che accusa il GOVERNO di essere dietro le bombe degli attentati del 7 luglio .

Tony Farrell, 51 anni,  ha presentato un rapporto annuale di “valutazione della minaccia” dopo essersi invaghito dei una teoria della cospirazione su cui si è imbattuto su internet. I dirigenti della polizia sono rimasti sconcertati quando l’uomo che doveva consigliare loro dove concentrare le risorse ha riferito loro che il Governo era il “nemico interno”. Egli ha pure affermato che il rischio da parte degli estremisti islamici sia nullo e che affrontare il crimine e proteggere le persone vulnerabili sia “irrilevante”. Il signor Farrell, un impiegato civile della Polizia dello Yorkshire del Sud pagato 35.000 sterline all’anno, è stato licenziato dopo avere rifiutato di fare esaminare il suo stato mentale da un dottore. Egli ha intentato una causa per licenziamento per ingiusta causa ed ha chiesto 140.000 sterline di risarcimento danni. L’uomo di Barnsley, divorziato e padre di due figli, ieri ha insistito: “sono rimasto sgomentato e sconvolto da quello che ho scoperto – tutto quello che ci ha detto il governo è una menzogna. “ho trovato le prove che il governo si fonda su un’ideologia satanica.” Egli ha detto dell’attentato del 7 / 7 a Londra: “Non potevo continuare a sostenere la menzogna quando 52 persone innocenti e 4 cosiddetti terroristi sono stati uccisi.” Egli ha detto pure che l’attentato dell’11 settembre è stato un “lavoro interno” americano. La sua causa presso il tribunale del lavoro si terrà più avanti questo stesso anno.
Approfondimenti:

La statistica mostra che gli attentati di Londra e di New Yorl sono di matrice governativa

Un resoconto dettagliato della storia di Farrell e delle sue dichiarazioni 

Un uomo arrestato per avere spedito ad un giudice un DVD del film “7/7 Ripple Effect” 

Video intervista in tre parti a Tony Farrell qui sotto (in inglese):




Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine