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Gli effetti della Musica sulla psiche umana

Creato il 08 dicembre 2011 da Ufficiostampa @gucci_antonella

Musica: effetti psicologici

Altezza: un suono acuto genera una maggior tensione nell’ascoltatore, viceversa un suono meno acuto comporta minor tensione.
Intensità: un suono più forte ha un effetto energizzante, più debole rilassante.
Timbro (legge di Young): con braccio rilasciato e dita ricurve si produce un suono in cui prevalgono gli armonici consonanti, suono che l’ascoltatore avverte come pieno, rotondo, ricco; viceversa, tenendo il braccio rigido e le dita tese si produce un suono in cui prevalgono gli armonici dissonanti, suono che l’ascoltatore interpreta come povero, rigido, spigoloso.
Durata
Ritmo: regolare ha un effetto stabilizzante; irregolare (durate varie) destabilizzante.
Tempo di esecuzione: veloce effetto eccitatorio, moderato atmosfera serena.
Melodia: costruita su gradi congiunti provoca vissuti piacevoli, viceversa provoca disagio.
Armonia: consonante si ha un senso di stabilità, di calma, di conclusione; dissonante inquietudine, tensione, di aspettativa.
Effetti legati alla memoria collettiva: il timbro dell’organo genera per lo più un senso di elevazione spirituale, perché da secoli, nella musica occidentale, questo strumento è utilizzato in ambito ecclesiastico durante le funzioni religiose.
Effetti legati alla memoria individuale: ogni momento della nostra vita è connotato da immagini, suoni, odori… così, il ripresentarsi di un’immagine, di una sequenza sonora, di un bouquet di profumi ecc., può far riaffiorare un ricordo, e viceversa il ripresentarsi di un ricordo riattualizza le sensazioni visive, uditive, olfattive, gustative,ad esso connesse.

Fonte: Dr. Gianpiero Greco

E voi amici musicisti siete d’accordo?


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