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Gli errori da evitare, by Chillercuin

Creato il 03 agosto 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

Gli errori da evitare, by Chillercuin

  • I puntini di sospensione sono sempre tre. Mai due, mai quattro. Tre non è solo il numero perfetto, in questo caso è anche l’unico numero corretto.
  • Po’ non si scrive pò. Ho anche dovuto lottare con il correttore automatico per scriverlo con l’accento, quindi se riesci a sbagliarlo lo stesso sei proprio scemo. Po’ è il troncamento di poco, pò invece non vuol dire una mazza.
  • Si scrive perché, non perchè. Vedi quel simpatico trattino sopra l’ultima lettera? Si chiama accento, esistono gravi e acuti. Quello acuto sta in “perché”, quello grave sta in “caffè”.
  • Le “d” eufoniche sono segno di pressapochismo. Scrivere “ed io” o “ad Ester” non è un errore, fa solo schifo. È giusto lasciare la “d” se dopo c’è una parola che comincia con la stessa vocale, per esempio “ad andare” è giusto.
  • È credenza comune che gli avverbi non costino nulla. Sbagliato: se lo sfortunato editor che dovrà mettere mano al tuo capolavoro dovesse essere particolarmente pignolo, potrebbe costarti la vita.
  • Si scrive “lui fa”, senza accento né apostrofo, e “fa’ quello che ti dico”. “Fà” è un errore e fa ribrezzo.
  • “È” è corretto, “E’” no. Sono la prima a scrivere con l’apostrofo su Facebook, ma su Word no. Capisco che Alt+0200 sia un casino, io per esempio ho un netbook ed è ancora più complesso, però la correzione automatica di Word può venire in vostro aiuto.

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