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Gli italiani alla XXIII edizione del Courmayeur Noir InFestival

Creato il 10 dicembre 2013 da Fascinationcinema

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Nell’attesissima XXIII edizione del Courmayeur Noir InFestival ci sarà parecchio spazio anche per il cinema italiano, fra proiezioni in concorso, fuori concorso, eventi e proiezioni speciali. Due sono i film in concorso: Neve di Stefano Incerti (proiezione 11 dicembre ore 21.30) e Vinodentro di Ferdinando Vicentini Orgnani (proiezione 12 dicembre ore 21.30). Incerti gode già di una certa fama nel panorama underground italiano, grazie a film come Prima del tramonto, Complici del silenzio e Gorbaciof. Neve si presenta come un noir/thriller “dell’anima” – per usare le parole dello stesso regista – incentrato su un uomo in cerca di qualcosa e una donna in fuga, che finiscono per intrecciare i loro destini sullo sfondo di un paesaggio innevato. Vinodentro, che può contare su un’interprete d’eccezione come Giovanna Mezzogiorno, racconta invece la storia di un uomo la cui vita cambia radicalmente dopo il suo primo sorso di vino. Grande curiosità, dunque, per questi due “thriller metafisici” dalla trama vagamente polanskiana.

Per la categoria “Fuori concorso”, Augusto Zucchi, ttore e regista teatrale, volto noto per la sua presenza in alcuni film di Aldo Giovanni e Giacomo, debutta alla regia con La voce (proiezione 14 dicembre ore 22.30): ci spostiamo sul versante della fantapolitica, una sorta di spy-story in cui un imitatore è incaricato dai Servizi Segreti di telefonare con la voce di un ministro. Nelle proiezioni speciali troviamo invece Off stage (proiezione 13 dicembre ore 16): un documentario attraverso cui il regista Francesco Cinquemani, impressionato (per sua ammissione) da Cesare deve morire dei fratelli Taviani, racconta le storie di vari detenuti che rappresentano la storia criminale italiana (Mafia, Camorra, Banda della Magliana).

Fra gli eventi, ci sono poi ben tre dedicati al cinema italiano. Chi ama il genere horror non deve perdersi il convegno I cantieri della paura (13 dicembre ore 10). “L’horror italiano è tornato maggiorenne”, annuncia il sottotitolo dell’evento: la “tavola rotonda” vedrà infatti come protagonisti alcune tra le figure più importanti che, lavorando in modo indipendente, stanno portando avanti la rinascita del genere horror e thriller in Italia. Federico Greco, uno dei più talentuosi filmmaker nostrani, conduce il dibattito, a cui interverrà anche Dario Argento insieme a: i registi Lorenzo Bianchini, Luca Boni, Domiziano Cristopharo, Raffaele Picchio, Riccardo Paoletti, John Real, Marco Ristori, Edo Tagliavini e Ivan Zuccon; i produttori Claudio Bronzo e Manuela Ceccamani; il giornalista e critico cinematografico Manlio Gomarasca; il distributore Giovanni Costantino; l’attrice Crisula Stafida, diventata la nuova scream-queen italiana grazie all’interpretazione in Tulpa di Zampaglione.

Un evento davvero importante in quanto dimostra un progressivo interesse delle istituzioni (il convegno è promosso dall’Istituto Luce Cinecittà) nei confronti di questi  filmmaker che, lavorando con budget ristretti, riescono a dirigere buoni prodotti ma che purtroppo spesso non ricevono l’attenzione che meritano. A proposito di cinema indipendente, proprio Federico Greco (autore dell’eccellente mockumentary Road to L.) è protagonista di un altro evento interessante, cioè la presentazione del suo nuovo lavoro, Nuit americhèn (proiezione 13 dicembre ore 24). Curioso fin dal titolo, si tratta di un horror-comedy con Gianmarco Tognazzi e Regina Orioli. Il cortometraggio, della durata di 24 minuti, racconta di un regista e due attori che accettano di girare uno spot pubblicitario in una villa abbandonata, per conto di un produttore: in realtà, vogliono girarvi di nascosto una scena importante del loro film no-budget, e il regista, per rendere il tutto più verosimile, mette gli attori in situazioni molto realistiche; ma nella villa c’è qualcosa di strano, e inizia uno spaventoso delirio di verità e messinscena, recriminazioni e spietata violenza. Come dichiara lo stesso Greco nel comunicato stampa, “Il film si diverte a prendere in giro chi ama realizzare, con eccessivo dilettantismo citazionista, film horror-splatter-thriller-torture alla Tarantino, alla Roth o alla Rodriguez. In Nuit Americhèn ci sono quindi citazioni a secchiate, commistioni tra generi, dialoghi in inglese maccheronico, teste mozzate e una sexy scream-queen”.

Sempre il 13 dicembre, dopo Nuit americhèn, sarà infine proiettato Neverlake di Riccardo Paoletti. Dopo aver diretto videoclip, documentari e cortometraggi, Paoletti si cimenta per la prima volta alla regia di un film, e lo fa con un’opera complessa e ambiziosa che sembra richiamare il thriller sia italiano che americano. Racconta infatti la storia di Jenny, una bambina newyorkese che si reca in Toscana nel casale del padre, appassionato di archeologia etrusca: fra antiche statuette e anime di bambini etruschi, Jenny scoprirà un terribile segreto.

A Courmayeur, il cinema italiano promette dunque un grande spettacolo, assolutamente da non perdere.

 

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Davide Comotti

 


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