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Gli italiani di Istanbul e le proteste di piazza Taksim (18)

Creato il 02 ottobre 2013 da Istanbulavrupa

Gli italiani di Istanbul e le proteste di piazza Taksim (18)Sui fatti di Gezi, ho cercato di smontare ripetutamente la percezione ingigantita che se ne è avuta in Italia: dovuta sia a colleghi che hanno scorsa feeling con l’Akp perché di ispirazione islamica, sia ad attivisti politici della sinistra antagonista e radicale – più o meno stanziali a Istanbul – che scambiano il giornalismo con la diffusione pubblica del loro personalissimo punto di vista.

Questo è l’ennesimo esempio, pubblicato sul sito del quotidiano Il Manifesto, in cui si parla di:

Pare siano passati anni e non settimane da quando gli occhi del mondo si appuntarono in questi luoghi, paradiso e inferno.

Paradiso per il fiorire e divampare improvviso di un movimento di protesta pacifico, popolare, enorme, la gente che si scrolla di dosso la cappa di piombo della paura di un regime fascista e di polizia, sta insieme, manifesta, si esprime, urla, canta, balla: chiede salvezza per gli alberi di Gezi Park, chiede democrazia, libertà, colore al posto di questo grigio sporco.

I soliti slogan, i filtri ideologici che impediscono di percepire la realtà nella sua complessità: “la protesta pacifica” (quando invece ci sono stati ripetuti e insistiti atti di vandalismo, di guerriglia urbana etc etc: e anche le barricate nulla hanno di pacifico!), il “governo fascista”, il “regime di polizia”, i buoni contro i cattivi.


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