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Gli italiani e il cibo. All’estero!

Da Daniela Gallucci @malaikadany

Quando vivi all’estero (ma anche quando sei a casa tua forse) ti accorgi facilmente di come noi italiani veniamo irrimediabilmente stereotipati e identificati con un bel piatto di spaghetti, magari alla bolognaise.

E un po’ devo ammetterlo, non hanno tutti i torti! Noi italiani parliamo di cibo più o meno come un inglese parla del meteo: sempre! Provate a pensarci.. ricordate cosa avete mangiato a pranzo vero? E quando tornate da un viaggio, l’aver mangiato bene o male è sicuramente una delle cose di cui parlerete.

il cibo e gli italiani

Ok ora sappiate che difficilmente un olandese si ricorderà cosa ha mangiato a pranzo. O forse sì, perché sarà più o meno quello che ha mangiato anche ieri, e il giorno prima e quello ancora… E quello che mangerà domani e così in avanti. Molto probabilmente si tratterà di una fetta di pane (sì di quelli in cassetta, in tutte le sue varianti..di mais, integrale, bianco, ai semi di zucca e così via) con sopra una succulenta fetta di formaggio. O meglio ancora, pane, margarina e sprinkles (per farvi un’idea andate a vedervi l’articolo da cui ho tratto la foto!)

hagelslag

Ma noi italiani ci sappiamo decisamente far valere in questo campo. E così negli uffici internazionali troverete i connazionali italiani riunirsi per la pausa pranzo, sfornando ognuno una pietanza degna della miglior trattoria casereccia italiana: pasta alla carbonara, pollo con patate, insalatone miste e pane fresco, caprese, pasta al pomodoro, risotti, polpette al sugo, lasagne. E il momento del pranzo diventa un piacevole incontro conviviale, in cui ci si scambiano ricette, suggerimenti e commenti. Una sorta di club di cucina improvvisato insomma!

pollo e patate

Questi pranzi solitamente scatenano l’ironia -e anche un po’ di invidia diciamolo- dei colleghi non italiani, che passano con la loro fetta di formaggio e guardano curiosi nel tuo piatto – che se tanto tanto è la giornata con l’insalata ti guardano nemmeno fossi Jamie Oliver chiedendoti cosa ci hai messo dentro.

Tutto questo alla fine era comunque per dirvi che sebbene io non ami il caffè, detesti il cappuccino, non sia una tifosa di calcio, non guardi i mondiali, e non sia assolutamente una nostalgica italiana… Oggi tornando da lavoro, sotto la pioggia battente, mi sono fermata in un negozio italiano come fosse stato un’oasi di piacere. Cosa ho comprato? biscotti e risotto :-)

italia a den haag

 

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