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Gli spogliatoi sessuati

Da Carlo_lock
La cultura e il costume soffrono spesso di contraddizioni. Una di queste è il luogo dello spogliatoio di una scuola, di un qualsiasi centro sportivo (perlopiù) almeno in Italia separato, vale a dire "sessuato", tutti i maschi da una parte e tutte le femmine dall'altra.
Questa abitudine da tanto tempo consolidata nella civiltà occidentale (ma bisognerebbe farne uno studio serio e sincero) sembra lanciare il messaggio che uomini e donne non possono tollerare la presenza di nudità opposte alle loro. Dietro questo assunto c'è ovviamente l'idea che non possiamo avere mai un'idea sana , gioiosa e perché no neutrale del nostro corpo, s'insinuano i concetti di imbarazzo, di paura, legati sempre alla sopraffazione dell'uomo sulla donna (e più raramente della donna sull'uomo). Ora mi dico: anche se fosse, ma perché dobbiamo sempre dare per scontato che il maschio non sia capace di controllare i propri istinti? In fin dei conti si è in uno spogliatoio non per fare sesso, ma per prepararsi a un'attività fisica o per una visita medica o per uno spettacolo in costume. Insomma lo scopo per il quale si è in uno spogliatoio è contraddittorio rispetto alle paventate e ipotetiche intenzioni di chi si trova in tale ambiente. Soprattutto (ecco la vera contraddizione), seguendo la perversa logica del maschio predatore-stupratore, bisognerebbe a questo punto creare persino delle spiagge separate, spiagge per maschi e per femmine. Non si vedono forse in spiaggia, comunemente, donne in topless e comunque nude, coperte soltanto da un tanga o un bikini striminzito? In spiaggia si vede l'umanità attraverso il suo corpo, anche sgradevole, la cellulite, il grasso, la magrezza, esattamente come potrebbe succedere in uno spogliatoio. E penso che anche in spiaggia uomini e donne siano colti da desideri erotici, magari anche da erezioni, ma non mi risulta che al mare siano tanto comuni gli stupri, vige assoluto rispetto. E non potrebbe mantenersi questo rispetto anche negli spogliatoi, come del resto, anche in un campo nudista? (Sul nudismo dovremmo riparlare, magari in un altro post).
No, sembra invece che lo spogliatoio "sessuato" sia uno scoglio ancora duro da superare, con tutte le sue contraddizioni. Forse in un ambiente simile si è ristretti, è più facile pensare allo stupro o alla molestia, chissà!..In fondo, spogliarsi tutti insieme, uomini e donne, sarebbe un modo per socializzare o per farsi venire un po' di desiderio dopo una giornata di duro lavoro o farsi venire la nausea per calmarsi i bollenti spiriti alla visione di una vecchia rugosa.
Jonathan Swift, non a caso, nella sua opera Lo spogliatoio della signora, ha messo in risalto gli aspetti grotteschi e sgradevoli dello spogliatoio: sudore, cipria, creme rancide, rughe, fazzoletti chiazzati di moccio, calze vecchie.
Lo spogliatoio misto, come la spiaggia mista, quindi avrebbe la duplice funzione di eccitare o di deprimere a seconda del bisogno del momento. Sarebbe un'eccitazione o depressione timida, accennata, contemplativa nel massimo rispetto delle parti coinvolte. Ma sarebbe anche un modo per infrangere il tabù delle differenze sessuali, vivere il rapporto tra sessi in modo più disteso e naturale (considerando naturale e non peccaminoso anche la semplice eccitazione sessuale, non comandata, non scelta da chi la prova) Ma i più fortunati sono gli omosessuali che possono eccitarsi e godersi le grazie altrui in incognito, come perfetti maschi in uno spogliatoio maschile. Ecco come stanno le cose.

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