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Gli spreconi dell'insubria

Creato il 01 novembre 2012 da Bagaidecomm @BagaideComm
GLI SPRECONI DELL'INSUBRIASpesso si sente dire che l’università non è solo studio e manuali.Oltre a tante altre cose, l’Università degli Studi dell’Insubria, parlo almeno della facoltà di giurisprudenza (più correttamente: Dipartimento di Diritto, Economia e Culture), offre una moltitudine di spunti di riflessione, tra cui vi rientrano di diritto (è proprio il caso di dirlo) le numerose conferenze che nel corso dell’anno si svolgono nel chiostro di Sant’Abbondio.Proprio ieri (31 ottobre, ndr) si è tenuto un interessantissimo incontro (della quale darò conto in un’altra occasione) con Gherardo Colombo.Ora, chi sia Gherardo Colombo è noto a tutti, ed è quasi superfluo dire che la visita di un personaggio del suo calibro in una facoltà (meglio: dipartimento!) di Giurisprudenza è paragonabile alla visita di Santiago Calatrava alla facoltà di architettura, di Sigmund Freud a quella di psicologia o di Leo Messi ad una scuola calcio. Insomma: meglio di così è difficile fare.Però, visto che a quanto sembra all’Insubria sono capaci di tutto (vorrei cogliere l’occasione per fare un plauso alla cattedra di Diritto Penale che riesce ancora a stupire visto il livello degli ospiti), negli scorsi mesi abbiamo avuto, tra gli altri, Piercamillo Davigo (se Colombo l’ho paragonato a Messi, il “Dottor Sottile” lo potrei paragonare a Zidane) e Rosanna Scopelliti (figlia di Antonino Scopelliti, magistrato ucciso nel 1991 dalla mafia).In tutti gli eventi di cui sopra, mai vi è stata l’Aula Magna piena in ogni ordine di posto. Anzi, il più delle volte credo non siano stati occupati nemmeno la metà dei posti a sedere. E' vero che il famoso proverbio punta sulla qualità piuttosto che sulla quantità, però è anche vero che se i pochi sono davvero così pochi forse c’è qualcosa che non va.Ma il fatto curioso è che quando, in occasione di altre conferenze (penso a quella tenutasi giovedì 11 ottobre), vi sia “in palio” la bellezza di un credito formativo (capirete che si tratta di un bottino consistente, considerato anche che per laurearsi bisogna poi racimolarne solamente altri 299), magicamente l’Aula Magna non sembra poi così tanto magna ed è necessario collegare in video conferenza le aule vicine.Ovviamente non voglio assolutamente mettere in discussione il livello degli ospiti di queste altre conferenze, ma il fatto che vi sia un così netto divario lascia perplessi.Provare a rintracciare le cause è operazione assai rischiosa (specie se si scopre la verità). Sicuramente è assurdo pensare che tutti possano avere i medesimi interessi (essere interessati al tema della legalità quando ci si occupa della Legge è davvero strano).Incide poi la scarsa abitudine di noi studenti a consultare le bacheche istituzionali sparse per la sede universitaria così come il mancato slittamento delle lezioni concomitanti.Probabilmente è assurdo indignarsi per cose del genere. Probabilmente è da pazzi cercare colpe e colpevoli in situazione simili.Ma sicuramente si tratta di occasioni sprecate. 
 Carlo Battistessa

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