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Gli Ufo e i Media al centro del Simposio del Mufon

Creato il 22 luglio 2014 da Extremamente @extremamentex
Dalla Louisiana, dall’Arizona o dall’Idaho, dalle metropoli come dai piccoli centri. Luogo di incontro: Cherry Hill, vicino a Filadelfia, per l’annuale simposio del  MUFON (il Mutual UFO Network), la più vasta rete investigativa sugli Oggetti Volanti Non Identificati degli Stati Uniti- e forse, del mondo.  Al centro del dibattito, quest’anno, il ruolo dei Mass Media nella diffusione e nella percezione delle notizie relative a questi fenomeni , talvolta inspiegabili. E a seguire i lavori c’ero anch’io.

DA SINISTRA: STEPHEN BASSET, GEORGE KNAPP, LYNNE KITEI, ROGER MARSH, TONI CAPUANO E JAMES FOX
DA SINISTRA: STEPHEN BASSET, GEORGE KNAPP, LYNNE KITEI, ROGER MARSH, TONY CATALDO, JAMES FOX E JOHN VENTRE
“I dati che abbiamo raccolto in 45 anni di attività dimostrano che gli Ufo sono reali. Esistono davvero e sono guidati da una forma di intelligenza. Ma allora perché i grandi giornali non trattano in modo approfondito questo argomento che potrebbe cambiare il mondo? Perché non compare in apertura sulla CBS, sulla CNN o su Fox News?”, si è chiesto il direttore esecutivo del MUFON, Jan Harzan, nel presentare il convegno al quale sono stati invitati alcuni dei nomi più illustri della ricerca e della divulgazione ufologica Made in Usa, come ad esempio  Linda Multon-Howe, giornalista ed autrice di documentari,  o Lee Speigel, ora blogger dell’Huffington Post.
Tra i relatori, anche Stephen Basset, direttore del Paradigm Research Group e da tempo impegnato a combattere quello che definisce “l’embargo della verità” imposto dai governi ( a partire del suo, ovviamente) sulla questione aliena. “Ci hanno sempre fatto credere che tutto crollerebbe, se fosse rivelata l’esistenza di civiltà provenienti da altri pianeti. Be’, è un errore. Secondo me, invece, tutti ne beneficerebbero, anche le religioni. L’umanità è in grado di capire e di affrontare qualsiasi cosa”, ha detto durante la conferenza stampa di presentazione della tre giorni che si è svolta in New Jersey dal 18 al 20 luglio.
Basset- promotore del Citizen’s Hearing on Disclosure, l’audizione che si è svolta l’anno scorso a Washington presso il National Press Club alla presenza di alcuni membri del Congresso- non è stato tenero con la stampa, rea di aver dimenticato il suo ruolo di cane da guardia. “Ormai pochi, pochissimi reporter fanno davvero giornalismo di inchiesta. I più si accontentano di riferire i fatti, non approfondiscono se non quando si tratta di scandali politici. Ma perchè nessuno invece indaga sulle bugie dette dal Governo sugli Ufo? Perchè nessuno verifica se l’Amministrazione abbia mentito o no?”
Delle “Luci di Phoenix” e di quello che hanno significato nella storia della moderna ufologia ha invece parlato la dottoressa Lynne Kitei. Sono centinaia le foto di strani globi luminosi che ha scattato prima, durante e dopo il notissimo fenomeno avvenuto il 13 marzo del 1997, davanti agli occhi sbigottiti di migliaia di cittadini. Suo il famosissimo video che mostra quella formazione di sfere brillanti disporsi a forma di V , nel cielo scuro della notte, per poi sparire una dopo l’altra- filmato trasmesso dalle tv di tutto il mondo.
LE FAMOSE LUCI ALLINEATE APPARSE SOPRA PHOENIX IL 13 MARZO 1997
LE FAMOSE LUCI ALLINEATE APPARSE SOPRA PHOENIX IL 13 MARZO 1997
“Le Luci di Phoenix sono forse l’evento più noto degli ultimi anni, tutti ne hanno sentito parlare. E hanno cambiato il tipo di approccio su questa tematica da parte di Media: da allora hanno smesso di scherzare sugli Ufo”,  ha spiegato la dottoressa. “ Anzi,  l’intera vicenda ha affascinato molto la stampa, tv e giornali l’hanno presa  sul serio. Soprattutto perché tra i tantissimi testimoni oculari, ci sono stati anche parecchi giornalisti, che hanno osservato di persona quel fenomeno sicuramente prodotto da una tecnologia molto avanzata.”
Idea condivisa dagli entusiasti partecipanti al convegno: arzille signore di una certa età, ex poliziotti, studentesse di college, giovani coppie, tutti accomunati dalla stessa passione. Ad alimentare le loro convinzioni sull’esistenza di una verità scomoda taciuta dalle autorità sono soprattutto i programmi televisivi, da Hangar 1:The UFO Files ( basato proprio sulla documentazione raccolta dal MUFON) a  Ancient Aliens, entrambi in onda su History Channel. Personaggi come Giorgio Tsoukalos , David Childress ed Erich Von Daeniken  sono dei veri idoli da queste parti. E così Gary, orgoglioso padre di una adolescente già molto ferrata in materia, mi ha voluto mostrare tutte le foto che li ritraggono sorridenti accanto ai ricercatori resi famosi dalla tv.
 Quelle trasmissioni da tempo veicolano un messaggio preciso: non solo gli Alieni sono una realtà, ma sarebbero qui, sulla Terra, da migliaia di anni. A che scopo, però?  Tra gli stand con dvd , libri e dipinti sull’argomento E.T., ecco la risposta di coloro che considerano gli Extraterrestri delle entità superiori mossedal compito di far progredire l’umanità, per garantire al nostro pianeta un futuro privo di guerre, ingiustizie e povertà.
“Sono i nostri Maestri di saggezza, hanno una missione spirituale da compiere  in mezzo a noi. Non c’è da averne paura, i Fratelli dello Spazio non sono come li descrive Hollywood”, mi ha spiegato ad esempio una ragazza al banco di Share-International,  l’ organizzazione promossa dell’inglese Benjamin Creme, convinto dell’imminente arrivo di un Messia, chiamato Maitreya.
IL MANIFESTO DEL SIMPOSIO 
IL MANIFESTO DEL SIMPOSIO “UFOS AND THE MEDIA”
Chi è venuto a Cherry Hill non sembra nutrire dubbi sulla reale natura degli oggetti volanti non identificati ripresi in giro per il mondo: sono astronavi guidate da creature provenienti di altri mondi. Una certezza granitica. “Io ci credo anche se non li ho mai visti, prima ero un po’ scettica, ma i racconti di alcuni amici mi hanno convinto del contrario. Sì, è tutto vero”, mi ha detto  una signora incontrata nella hall, tra un intervento e l’altro.
Molti degli iscritti e dei simpatizzanti, però,  ci credono perché hanno avuto esperienze personali- hanno fotografato sfere luminose, hanno osservato dischi volanti o addirittura hanno avuto contatti con creature di altri mondi, direttamente nelle loro camere da letto… Insomma, incontri ravvicinati di ogni tipo.
Il simposio è stato anche l’occasione per fare il punto sugli studi del MUFON. Ogni anno, il gruppo americano riceve migliaia di segnalazioni e non solo dagli Stati Uniti: nel 2013, sono state 6.448. Di queste, molte sono state risolte: si trattava di normali velivoli o di fenomeni celesti come meteore oppure di semplici errori o di bufale. Ma ben il 31,9% dei casi è stato giudicato inspiegabile dal comitato scientifico del gruppo ufologico, composto da fisici, chimici, geologi ed ingegneri elettrici. Una percentuale decisamente alta. In testa alla classifica, per numero totale di avvistamenti, si piazzano Texas e California, ma in base agli abitanti, dunque per numero di segnalazioni pro capite, vincono Arizona e Maine, rispettivamente con 4,02 e 3,87 a testa.
Altri dati statistici emersi dalle analisi del MUFON riguardano poi la tipologia degli UFO: prevalgono quelli sferici e circolari (sono il 32%), seguiti da quelli a forma di stella ( 13%) e da quelli triangolari o a forma di boomerang (11%). Questi ultimi appaiono in aumento e i testimoni li descrivono spesso quasi trasparenti- elemento che potrebbe far pensare a un qualche nuovo velivolo sperimentale. Ma talora, ad osservarli da vicino sono stati ex piloti dell’Air Force e veterani dell’esercito, gente con esperienza in materia. “So riconoscere un aereo, anche di notte e in combattimento. Tuttavia, non ho idea di cosa fosse quello che ho visto”, ha dichiarato uno di loro.

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