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Gli X-Men a cartoni animati

Creato il 26 settembre 2013 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco
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Gli X Men a cartoni animati X Men Marvel Comics In Evidenza

Gli X Men a cartoni animati X Men Marvel Comics In Evidenza

La storia degli studenti del professor Charles Xavier, fondatore di una scuola per giovani dotati di poteri fuori del comune, dopo essere comparsa negli albi a fumetti della Marvel Comics, interessò anche la televisione. X-Men, già dall’esordio nel 1963, trattava di un “nuovo stadio dell’evoluzione umana”, di poteri, inizialmente incontrollabili, che si manifestavano all’improvviso durante l’adolescenza e, soprattutto, della ricerca di convivenza pacifica fra umani e mutanti.
La cosa più geniale, però, restava che il tutto si svolgeva in una scuola, in quello che sembrava essere un normale college americano privato, con protagonisti cinque studenti particolari (Ciclope, Marvel Girl, Angelo, la Bestia e l’Uomo Ghiaccio) e un insegnante altrettanto particolare, costretto su una sedia a rotelle, il telepate calvo professor Xavier. Il tutto, invenzione dello scrittore Stan Lee, co-creatore, assieme al disegnatore Jack Kirby, di buona parte dell’universo Marvel!

Certo, il successo degli X-Men arrivò molto più tardi, nel 1975: bisognava solo attendere la formazione più idonea (quella con Wolverine, Colosso, Tempesta e Nightcrawler), i costumi più “giusti” (lontani dalle prime grottesche tute gialle e nere) e, soprattutto, gli autori più indicati (Len Wein, Chris Claremont e Dave Cockrum). Oggi, X-Men è sinonimo non solo di belle serie a fumetti, ma di film, videogiochi, giocattoli e, come si è detto, serie animate. Grazie alle tre serie a cartoni animati loro dedicate, il regista Bryan Singer conobbe questi strani supereroi, trasformandoli, nei primi anni del 2000, grazie ai suoi film, in vere e proprie star cinematografiche.

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Prime tracce mutanti nei cartoni animati

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A differenza dell’Uomo Ragno e dei Fantastici Quattro, che, nel 1967, ebbero i loro primi show animati di successo, gli X-Men cominciarono la loro conquista televisiva a piccoli passi. La prima volta che si videro in tv dei mutanti della Marvel Comics fu nel 1966, in una storia semi-animata di Namor Il Sub Mariner, che vedeva il monarca d’Atlantide affrontare il Dottor Destino, intenzionato ad uccidere tutti gli eroi Marvel. Fra questi, c’erano anche gli X-Men originali e, in una scena, si vedevano chiaramente il professor Xavier e l’Uomo Ghiaccio impegnati a bloccare l’avanzata dell’esercito dell’Uomo Talpa, alleato di Destino. Apparizione brevissima, ma comunque degna di nota.
Per trovare dei cameo più sostanziosi degli Uomini X, si dovette attendere il 1981, quando la Marvel lanciò la serie animata L’Uomo Ragno E I Suoi Fantastici Amici, dove Spider-Man era a capo di una piccola squadra di supereroi, a cui partecipavano anche l’Uomo Ghiaccio e Stella di Fuoco. I due mutanti provenivano dalla scuola del professor Xavier, dove avevano imparato a usare i loro poteri e, quindi, era logico vedere, di tanto in tanto, qualche episodio con il professore e i suoi X-Men come ospiti d’onore. C’è da dire che la formazione presentata in questo show era la “seconda generazione” di X-Men, portata al successo in quegli anni da Chris Claremont: quella con Wolverine, Tempesta, Ciclope, Colosso, Nightcrawler e Ariel (primo nome di battaglia di Kitty Pryde).

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Visto che le ospitate nelle serie di Spider-Man erano piaciute al pubblico, s’iniziò a pensare a una vera e propria serie televisiva animata sugli X-Men e il primo esperimento animato al 100% mutante fu X-Men – Pryde Of X-Men, un cartone di mezz’ora, del 1988. Vista la cura dei disegni (che sembravano presi direttamente dalle illustrazioni di Dave Cockrum e John Byrne) e delle animazioni (della giapponese Toei, che all’epoca curava anche i cartoni Marvel dei Transformers e dei G.I. Joe), il cartoon doveva essere il primo di una serie, che mai si realizzò.

Un episodio pilota ironico e ben fatto, incentrato sul reclutamento della giovane Kitty Pryde fra le fila degli X-Men e sullo scontro con i mutanti malvagi di Magneto (un gruppo mai visto nei comics, formato da Toad, la Regina Bianca, il Fenomeno, Blob e Pyro). La formazione dei buoni era quella dei primi fumetti di Claremont, già vista nelle storie animate dell’Uomo Ragno (più Dazzler, in versione supereroica e non rockettara, di fine anni ’70).  Nightcrawler aveva un ruolo più importante rispetto a Wolverine, che non faceva altro che combattere e protestare contro la quattordicenne Kitty, a causa della sua giovane età.
La trama, però, era tipicamente sullo stile di Stan Lee degli anni ’60, con i mutanti malvagi che, alla fine, fuggivano, dopo che il loro piano era stato sventato. Magneto non era neanche presentato come nei fumetti, dov’era ormai da tempo molto più che un supercriminale: agiva come il solito cattivo dei cartoons di quegli anni, senza dare particolari spiegazioni alle sue gesta (lo aveva già fatto in un episodio anni ’70 dei Fantastici Quattro e in due dell’Uomo Ragno del 1981). Fu, in ogni caso, un battesimo tv interessante, anche se senza seguito.

La prima serie: Gli Insuperabili X-Men

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La prima serie animata ufficiale sugli X-Men  fu prodotta nel 1992, s’intitolava Gli Insuperabili X-Men e fu un vero e proprio spartiacque fra le precedenti produzioni animate Marvel e quelle successive. Per la prima volta, in uno show animato supereroico, fu introdotta, come nei fumetti, la continuità: ogni episodio era collegato agli altri, come in un unico lungo racconto a puntate.
Alla fine, la serie contò più di settanta episodi, divisi in sei stagioni televisive da 13 episodi l’una, che vedevano gli X-Men affrontare non solo mutanti malvagi, ma anche gli umani, che davano loro la caccia con dei robot giganteschi: le Sentinelle. Le storie erano basate, quasi tutte, sul ciclo di Chris Claremont, mentre i disegni ammiccavano alle illustrazioni di Jim Lee, che, fra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, dette un nuovo look a Wolverine e soci. La formazione base era composta da Wolverine, Ciclope, Tempesta, Jubilee, Jean Grey, Bestia, Rogue e Gambit, con le apparizioni, a sorpresa, fra un episodio e l’altro, degli altri eroi mutanti.

La chiave del successo di questa serie era che tutti i personaggi erano protagonisti: persino i cattivi non erano più monodimensionali, ma sfaccettati, proprio come nei comics. Magneto, poi, non era quasi mai visto come un avversario, ma come un (quasi) alleato degli uomini X, nonostante avesse idee opposte a quelle di Xavier.
L’unica teenager del gruppo era Jubilee, che sostituiva Kitty Pryde e che legava bene con Xavier, Wolverine e la Bestia. Gli altri mutanti erano più adulti e non tutti così desiderosi di tenersi i loro poteri. Ogni aspetto degli X-Men era analizzato, dal triangolo romantico Ciclope- Jean Grey-Wolverine, alla claustrofobia di Tempesta, passando per la storia d’amore di Gambit e la ruba-poteri Rogue fino alla saggezza di Xavier e della Bestia.

Le X-saghe fumettistiche presentate nell’animazione non si contavano, come non si contavano anche le fugaci apparizioni degli altri supereroi Marvel, fra cui quella di Miss Marvel, legata al dramma dei poteri di Rogue, o di Capitan America, in un’avventura-flashback con Wolverine.

Da ricordare, inoltre, in Spider-Man -  La Serie Animata, del 1994, un doppio episodio, dal titolo La Vendetta del Mutante, ispirata alla saga a fumetti Mutant Agenda, con la formazione de Gli Insuperabili X-Men al gran completo. Non era un vero e proprio cross-over fra le due serie animate e gli X-Men erano “solo” degli ospiti speciali nello show dell’Uomo Ragno, il quale faceva soprattutto squadra con Wolverine e la Bestia. Non solo, Tempesta fu scelta dall’Uomo Ragno in persona, verso la fine della sua serie, per partecipare alla versione animata della miniserie Le Guerre Segrete, divisa in tre parti.

Nonostante un’animazione imperfetta, l’X-serie del 1992, prodotta dalla Fox, è tutt’ora considerata di culto dagli appassionati, perché presenta molto bene drammi, intolleranza, ironia ed azione, pur rimanendo un prodotto per tutte le fasce di età, dove nessuno è ferito gravemente o muore per davvero.

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La seconda serie: X-Men Evolution

Nel 1999-2000, arrivò X-Men Evolution, una serie animata che riportò i mutanti di Xavier alle origini. L’idea era quella di puntare su di un gruppo di mutanti teenager, come quelli delle prime storie create da Stan Lee. Oltre a Charles Xavier, che nei fumetti era ancora l’unico insegnante della scuola, troviamo anche Tempesta e Wolverine negli insoliti ruoli di insegnanti degli X-Men, che erano quasi tutti volti noti, come Ciclope, Jean Grey, Rogue e Nightcrawler. Tornava persino Kitty Pryde, nel ruolo di Shadowcat, il suo alter-ego fumettistico più importante. Le novità non si fermavano agli eroi mutanti: anche i malvagi erano quasi tutti ragazzi, mentre la mutaforma Mystica ricopriva il ruolo di preside della scuola.
Di questa serie divertente, ben fatta, giovanile e con storie non troppo cupe furono trasmesse quattro stagioni, da tredici episodi ciascuna. Lo stile del disegno era tipicamente da cartone animato Warner Bros., che produsse con successo lo show, con avventure, non tutte ispirate a quelle dei fumetti, interessanti, che riprendevano gli stessi temi della serie degli anni ’90, rivisti in chiave più leggera. Rispetto alla serie precedente, Magneto tornava ad incattivirsi un po’, rimanendo comunque quel personaggio affascinante dei fumetti moderni.

La terza serie: Wolverine E Gli X-Men

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Nel 2009, fu trasmessa la terza e, al momento ultima, serie animata: Wolverine E Gli X-Men, composta da una sola stagione di ventisei episodi. Si tornava non solo alle atmosfere dei primi cartoni seriali, ma si strizzava l’occhio anche ai film degli Uomini X, mettendo soprattutto in luce il mutante più famoso, Wolverine.
Fu una serie interessante e cupa, che vedeva i mutanti confrontarsi, tra gli altri, con le Sentinelle e i membri del Club Infernale. Magneto era il capo di Genosha, l’isola che, nella prima serie del 1992, era una roccaforte degli umani, ed era diviso fra l’odio per l’homo sapiens e l’amore per i figli Scarlet e Quicksilver. Ciclope non era più il leader della squadra (composta anche da Bestia, Angelo, Tempesta, Nightcrawler e Kitty Pryde), mostrava un carattere introverso ed era attratto dalla subdola Regina Bianca. Wolverine sostituiva uno Xavier apparentemente morto (in realtà, era stato proiettato vent’anni nel futuro e guidava dei mutanti ribelli contro le Sentinelle) ed era preso dai suoi rapporti drammatici con Mystica e il professor Cornelius, che, nella saga Weapon X, lo dotò dello scheletro d’adamantio. Da ricordare l’apparizione del gruppo anti-terroristico S.H.I.E.L.D., comandato dal Nick Fury afro-americano visto nei fumetti Ultimate e nei recenti film  dei Marvel Studios.

Sono questi cartoni che gareggiano, in bellezza e fascino, con quelli del 1992, che mettono, di solito, i mutanti più famosi in primo piano, non trascurando le storie romantiche e i colpi di scena. Più che una serie è un vero e proprio telefilm moderno, a cartoni animati. Uno show interrotto troppo presto, a causa dell’acquisto della Marvel Comics da parte della Disney, che impedì una seconda stagione, ambientata nell’Era d’Apocalisse.

Wolverine, però, è comparso anche nel film animato Hulk Vs Wolverine, del 2009, della Lionsgate, che rinarra, in chiave moderna, il primo scontro fra i due personaggi Marvel, risalente al 1973. Un simil-anime giapponese che non risparmia scene violente e sanguinose, con la partecipazione di altri mutanti, come Deadpool e Sabretooth, legati al progetto Arma X, di cui faceva parte Logan. Film breve, ma ironico e ben fatto.

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Come abbiamo visto, gli X-Men si rinnovano sempre in tv, proponendo, negli anni, nuove serie animate e cavalcando diverse generazioni di spettatori, ansiose di ritrovare, o di scoprire questi beniamini (metterei “personaggi”: beniamini eventualmente diventano), che, più che combattere contro i malvagi, lottano contro i pregiudizi umani. Personaggi impossibili da abbandonare, visto che hanno conquistato anche Hollywood ed il Giappone, dove esiste tra la’altro un anime dedicato a Wolverine. Altre X-serie sono, quindi, allo studio, ma per adesso il nostro viaggio termina qui.

  X-OMAGGI

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Magneto e Nightcrawler di Walter Trono. Per vedere tutti gli altri X-omaggi cliccate sulla foto

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