Godaddy attaccato dagli Anonymous oppure no?

Nelle scorse ore GoDaddy, il popolarissimo fornitore di servizi di hosting statunitense, ha registrato un importante blackout durato diverso tempo e, se in un primo momento sembrava certo il coinvolgimento degli Anonymous, grazie al cinguettio con il quale l’utente “AnonymousOwn3r” rivendicava l’aggressione, la società ha provveduto quasi subito a smentire categoricamente tale ipotesi, suggerendo invece un guasto interno come motivazione del problema. Infatti con un comunicato ufficiale, il CEO Scott Wagner ha provveduto a sottolineare come GoDaddy non sia stata vittima di nessun attacco dall’esterno.

Il blackout sarebbe invece stato causato da problemi interni relativi al network della società, con alcune tabelle di routing corrotte che hanno portato all’impossibilità di raggiungere i servizi offerti , come hosting, email, DNS e altro ancora.

Al momento, l’attività dell’azienda sembrerebbe esser tornata alla normalità, grazie a quello che Wagner ha definito come un intervento tempestivo giunto non appena rilevato il guasto. Immediata e alquanto prevedibile la risposta arrivata via Twitter del presunto autore dell’aggressione, secondo cui GoDaddy avrebbe preferito mascherare l’aggressione spacciandola per un guasto interno al fine di mettere a tacere le voci relative ai problemi di sicurezza, che caratterizzano la rispettiva infrastruttura.

L’ utente “AnonymousOwn3r” ha inoltre promesso di ripetere nuovamente l’aggressione, così da confermare al mondo intero la paternità del primo attacco e costringere così GoDaddy ad uscire allo scoperto.

Noi naturalmente non possiamo sapere quale sia la verità, ma quale che sia, il danno di immagine per la società è stato piuttosto evidente e presto potrebbe esserlo anche quello economico: diversi clienti, alcuni dei quali anche di un certo spessore, hanno infatti già reso noto di voler cambiare provider dopo quanto accaduto nelle ultime ore, con un lungo periodo di blackout che ha reso impossibile il normale svolgersi delle numerose attività online; sicuramente una presa di posizione molto dura, ma del resto quando si paga si ha anche il diritto di ricevere un servizio eccellente.