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Gohos Revew: Wolverine: L'Immortale

Creato il 20 settembre 2013 da Sgruntreviews
Gohos Review: Wolverine - L'Immortale
wolverine

I fumetti ti sono sempre piaciuti, credi di averlo già detto.
Li hai sempre considerati la versione moderna dei miti e delle leggende. Come gli eroi mitologici, infatti, anche quelli cartacei incarnano un pensiero, un comportamento che tutto ha di umano. E come le storie su dei ed eroi, anche quelle sui supereroi sono portatrici di messaggi che andrebbero esaminati con più attenzione anzichè bollarli semplicemente come "storie per bambini"
Fra tutti gli eroi Marvel quelli che ti sono piaciuti da sempre li puoi contare con le dita. Fra questi, di sicuro, spiccano gli X-Men.
Quando eri più piccolo ti piacevano perchè erano studenti, come te. Certo, loro vivevano e studiavano dentro una villa e occasionalmente salvavano il mondo, ma poco ti importava.
Crescendo hai cominciato a capire meglio quale fosse il messaggio portato avanti dagli X-Men. Hai cominciato a vedere l'odio e il razzismo dietro supercattivi e sentinelle di metallo. E la cosa non ha che aumentato la tua passione per i Figli dell'Atomo
Certo, non vuoi dire che non abbiano avuto i loro alti e bassi nella tua classifica personale (tutt'ora consideri Ciclope un emerito imbecille), ma poco importa.
Quello che importa è che quando nel 2000 è uscito il primo film sugli X-Men tu eri felice come... come... beh, così
come un re

Insomma, i film sugli X-Men sono stati i pilastri della nuova generazione di cinecomics. E' solo grazie a loro che l'industria cinematografica si è resa conto di quanto redditizio fosse investire in quel campo. E' solo grazie a loro che non siamo rimasti ai cinecomics fatti con cartone e calzamaglie colorate.
E poi è arrivato lui.
origini

Nel 2009 tu eri da poco riuscito a procurarti e a leggerti avido una copia di Wolverine: Origini, la saga che narra la genesi di quello che puoi facilmente dire essere il tuo super eroe preferito ma in fondo di chi non lo è?, quando scopri che ne uscirà a breve il film.
Hai passato i mesi che mancavano lanciando grida di giubilo. Poi lo sei andato a vedere.
horro

Si, Hugh Jackman è perfetto per la parte, ma se la parte è uno schifo poco conta. Un film tremendo che ha distrutto ogni tua aspettativa e ogni minima parte della serie da cui hanno fatto finta di trarlo. Ad imprecisioni è secondo solo a X-Men - L'Inizio, che però almeno era un film decente.
Insomma, con il cuoricino spezzato, hai sentito parlare del film di cui dovresti stare a discutere da un pezzo. Oramai le aspettative erano quelle che erano, e poco importava che ti dicessero che era tratto dalla serie (meravigliosa) di Miller e Claremont, o che non era un altro prequel, ma un sequel della saga originale, o anche che mostrava un personaggio di Wolverine più indagato e meglio interpretato. Il danno oramai era fatto.
Arrivando finalmente al punto, andiamo a vedere se alla fin fine The Wolverine, perché preferisci il titolo originale a Wolverine: L'Immortale, ce l'ha fatta a scrollarsi di dosso le premesse e a piacerti.

In una parola: ma-nemmeno-lontanamente-per-sogno
Non chiedevi tanto. Volevi solo una trama più solida e dei personaggi più indagati, perlomeno rispetto al precedente standalone. E invece niente. L'intero film è segnato dall'enorme squilibrio fra la prima e la seconda parte, che diventano prima noiosa e poi sofferente.
La prima parte, quella in cui Logan e Mariko attraversano (letteralmente) di corsa il Giappone che sembra grande quanto Ostia, è di un tedio infinito. Il tema del razzismo presente negl'altri film qui è solo vagamente accennato con qualche frasetta qui e li, mezza masticata mezza ingoiata.
Un'ora e passa di film buttata nel tentativo mal riuscito di caratterizzare il personaggio di Wolverine, ma che anche dopo quattro film serve solo a ripetere le solite tre cose, e a creargli una storia romantica che sa di James Bond.
Eppure, una cosa ti ha fatto arrabbiare anche di più.
James Mangold, il regista, ha girato questo film "basandosi" sulla serie del 1982 scritta da Claremont e disegnata da Miller, lo hai già detto. Una serie totalmente ambientata in Giappone. E se porti Wolverine in Giappone c'è una sola cosa che non puoi dimenticarti di fare.
Questa:
ninja

Scontri coi ninja che più violenti non si può.
Ninja a tonnellate che escono da tutte le parti
altri ninja
Vengono fuori dalle fottute pare... Ah no, quello era un altro film

Dici sul serio. Volevi shuriken che volavano, gente e tegole che cadevano dai tetti, denti rotti, artigli insanguinati e parolacce sulle rispettive madri in giapponese.
E no, la scena prima del combattimento finale non vale, visto che è una delle cose più pezzenti che tu abbia visto.
Tornando a noi, se la prima parte era pensata per essere introspettiva, la seconda invece è ricca d'azione. Ma è un'azione che è tutto fumo e niente arrosto. Che graffia ma non taglia. Un'azione che non è mai troppo audace o spinta, perchè attenta a non perdere il divieto solo ai minori di tredici anni, ne mai davvero romantica. E' un'azione che spesso sa di già visto (l'auto-intervento-chirurgico a te ricorda Prometheus, per dirne una), per non dire che sembra grossolana, visto che manco l'idea di levargli il fattore di rigenerazione l'hanno sfruttata come si deve.
E' una buona metà film costellata di personaggi totalmente inutili, come Kenuichio Harada, l'arciere ninja interpretato da Will Yun Lee, o Viper interpretata da Svetlana Khodchenkova, che non si sa bene cosa facciano li.
Si sente, e si soffre, soprattutto la mancanza di misteri, di colpi di scena che non si fossero intuiti dopo cinque minuti dall'inizio del film. Ma sopra ogni cosa si avverte la mancanza di un vero villain, e non di un vecchietto malato che cerca la vita eterna (che a te ricorda di nuovo Prometheus).
Poi, ma solo poi, si arriva al combattimento finale. Che è la cosa più imbarazzante che si sia mai vista. Persino per un cinecomics.
La pecca più grossa non è nemmeno quella scena. Quella la puoi anche quasi perdonare, quantomeno perchè pone fine al film. No, la pecca più grande del film è la mancanza di scelte veramente audaci. E' un film che vuole essere buono per tutti, rifiutando persino di ricalcare lo stile visivo dei fumetti da cui è tratto, facendo si che la location giapponese diventi quasi casuale, piena di luoghi comuni invece che suggestioni visive. Buono per tutti, dicevi, ma speciale proprio per nessuno.
Le uniche due cose che riabilitano un minimo la pellicola sono la scena dopo i titoli di coda, in cui niente popò di meno che Magneto e il buon Professor X prelevano Logan dall'aeroporto, dando lo spunto per il prossimo film sui Figli dell'Atomo: Days of a Future Past, e l'interpretazione di Hugh Jackman, l'unico di cui si noti una tangibile determinazione e conoscenza del personaggio, che è stato capace di mantenere in piedi un film che posto sulle spalle di qualcun altro sarebbe crollato miseramente.
Tutto quello che possiamo fare adesso è aspettare Days of a Future Past. Aspettare e avere fede che sarà un film migliore. Perché come disse qualcuno...
faith

Gohos Revew: Wolverine: L'Immortale

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