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Golf: Francesco Molinari cede nel WGA Cadillac Championship. Woods il migliore di giornata

Creato il 09 marzo 2014 da Sportduepuntozero

francesco molinari - open d'italia lindtPatrick Reed (212 – 68 75 69, -4) è rimasto da solo al comando del WGC Cadillac Championship, il secondo torneo stagionale del World Golf Championships, il mini circuito di quattro gare valide per tutti i tour e seconde solo ai major, che si conclude sul tracciato del Trump National Doral (par 72), a Miami in Florida. E’ stata una giornata molto movimentata e ricca di colpi di scena: è tornato prepotentemente alla ribalta Tiger Woods, quarto con 215 (76 73 66, -1), che ha proposto la sua candidatura al titolo, del quale è detentore, con un gran 66 (-6) miglior score del turno, ha ceduto Francesco Molinari, da quinto a 21° con 220 (69 75 76, +4) dopo un 76 (+4), e sono usciti di scena alcuni big. Praticamente stabile Matteo Manassero, 51° con 226 (76 76 74, +10).

Reed, 24enne di San Antonio (Texas), con due titoli nel palmares del quale il secondo ottenuto nello scorso gennaio (Humana Challenge), precede di due colpi Jason Dufner e Hunter Mahan (214, – 2) e di tre appunto Woods, che è affiancato dal gallese Jamie Donaldson. Hanno chances di inserirsi nella corsa al successo anche Zach Johnson, Dustin Johnson e lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, sesti con 216 (par), possono nutrire qualche speranza Bubba Watson, Matt Kuchar, Jimmy Walker, il nordirlandese Graeme McDowell e il sudafricano Richard Sterne, noni con 217 (+1), mentre è quasi impossibile che possa rientrare Phil Mickelson, 14° con 218 (+2), che avrebbe la classe per farlo, ma non ha al momento la condizione necessaria. Sono fuori il nordirlandese Rory McIlroy, da quinto a 19° con 219 (+3), penalizzato da un 75 (+3), e l’australiano Adam Scott, che affianca Molinari. In caso di successo Scott sarebbe divenuto nuovo leader mondiale qualora Woods fosse terminato dopo il settimo posto, ma rischia invece di perdere distanza nel world ranking.

Sono andati a corrente alternata l’inglese Justin Rose e il sudafricano Louis Oosthuizen, 28.i con 221 (+5), l’inglese Ian Poulter e il sudafricano Charl Schwartzel, 37.i con 222 (+6), lo spagnolo Sergio Garcia e lo svedese Henrik Stenson, 40.i con 223 (+7), gli inglesi Luke Donald e Lee Westwood, 44.i con 224 (+8). Il sudafricano Ernie Els ha lo stesso score di Manassero e sono poco dietro Webb Simpson e il tedesco Martin Kaymer, 56.i con 228 (+12).

Reed ha iniziato con un bogey, poi ha cambiato passo con un eagle alla buca 8 a cui sono seguiti due birdie. Quasi in chiusura un bogey e un birdie hanno fissato il parziale a 69 (-3). Woods, che in questo periodo non ha l’arma migliore nella regolarità, dopo un primo giro deludente e un secondo con sintomi di ripresa, ha sfornato un terzo turno alla sua altezza: con otto birdie, contro due bogey, ha risanato una situazione difficile portando nuovi motivi di interesse alla causa del torneo, ma è difficile fare una previsione su quale sarà il suo rendimento nel turno decisivo.

Una falsa partenza con un doppio bogey e un bogey ha annunciato le sofferenze di Molinari, il quale ha perso altri due colpi alla buca 7. Con l’unico birdie alla successiva e altre dieci buche in par ha finito in 76 (+4). Per Manassero è proseguito l’incubo dei quattro bogey ravvicinati: questa volta sono arrivati nell’arco delle prime cinque buche, mentre nei due giri precedenti li aveva segnati in sequenza. Il veneto ha comunque reagito con due birdie e poi è rimasto due colpi sopra il par (74, +2) con altri due birdie e due bogey nel rientro. Il montepremi è di nove milioni di dollari con prima moneta di 1.530.000 dollari.


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