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Golf : Il 71esimo Open d’Italia è di Hennie Otto

Creato il 31 agosto 2014 da Sportduepuntozero
Hennie Otto- Foto Giovanni Sibona Tacco

Hennie Otto- Foto Giovanni Sibona Tacco

Spettacolo fino all’ultimo colpo nel 71esimo Open d’Italia sul campo del Golf Club Torino nello splendido scenario naturale de La Mandria. Lo hanno dato in particolare l’inglese David Howell, il sudafricano Hennie Otto e gli scozzesi Stephen Gallacher e Richie Ramsay. Il contest lo ha vinto, a sorpresa per le condizioni di salute nelle quali si era presentato all’appuntamento (in recupero dopo una doppia operazione alla schiena ed un lungo periodo d’inattività) il sudafricano Otto, già a segno nell’Open d’Italia datato 2008 e disputato a Tolcinasco.

Ha chiuso con un fantastico –20 e dimostrando gran carattere, essenziale per rintuzzare il tentativo di ritorno dei suoi più agguerriti rivali: “E’ stato molto emozionante. Ho rischiato di affondare nelle acque lo scorso anno con i miei problemi fisici ma sono riaffiorato. Ringrazio Dio per questo. Mi spiace per Gallacher che non è entrato direttamente nella squadra di Ryder ma dovevo fare il mio gioco e cercare di vincere. Ho sentito che avrei potuto farcela quando sono uscito dal bunker della buca 18 e sono approdato sul green della stessa buca, sapendo che avevo due colpi di vantaggio”.

Giro in chiaroscuro, l’ultimo del torneo, per Francesco Molinari, chiamato ad una gran prova in chiave convocazione Ryder Cup di settembre. Forse proprio la tensione ha giocato un brutto scherzo al torinese che dopo il birdie alla prima buca è incappato in un doppio bogey alla buca 2, sulla carta non particolarmente complicata. Il suo Open d’Italia 2014, nei fatti e per quanto riguardava la lotta per il podio si è subito chiuso sotto il peso dell’errore. Ha subito reagito Francesco siglando un secondo birdie alla buca 3 ma alla quarta ancora un errore (bogey). Nuovo birdie alla buca 7 e altri due birdie alla 11 e alla 12, buca quest’ultima nella quale ha rischiato l’eagle. Boccato d’ossigeno per lui, con un ritorno a –11 complessivo ma brutto doppio bogey alla 13 che l’ha ricacciato indietro in graduatoria. Poi 4 par fino alla buca 17 senza più iperboli o parabole, e ultimo par, alla 18.

Un Open d’Italia dal quale Francesco Molinari pretendeva di più, e con lui tutti gli appassionati che lo hanno seguito, e che non gli ha regalato l’agognata wirld card per la Ryder Cup, salvo peraltro improbabili colpi di scena dell’ultimo minuto. Francesco Molinari è stato il miglior azzurro in gara ed ha sigillato lo sforzo al 18° posto con 72 colpi in ultima giornata: “Tanti alti e bassi, troppi errori per poter far bene oggi. Ce l’ho messa tutta e ringrazio il pubblico per il sostegno che mi ha dato. Nono sono ottimista per la carta Ryder. Ho sbagliato alcune scelte e le ho pagate con altrettanti errori. Scelte peraltro fatte in buona fede. Cercherò di rifarmi il prima possibile”.

Ottimo il torneo di Francesco Laporta che anche nell’ultimo giro ha tenuto una buona media chiudendo con –8 complessivi sul par e la 25esima posizione assoluta. Ha ceduto nella giornata finale l’amateur Lipparelli (76 colpi) in ogni caso autore di un gran torneo (-3 complessivi). Edoardo Molinari non ha fatto la differenza nel giro odierno e si è accontentato, sul percorso che l’ha visto crescere, della 59esima piazza (73 colpi di giornata e –4 definitivi). Da rivedere anche Matteo Manassero, che ha fatto meglio di Edoardo ma solo di un colpo (54° posto con –5 complessivi). Lucida la sua analisi al termine: “Oggi sono abbastanza soddisfatto di aver chiuso con un –2 e pertanto commento con un mezzo sorriso. Mi aspettavo di più dal torneo ma cerco di tornare a casa valutando i tratti positivi del mio gioco”. Dove credi di dover migliorare ancora?: “Sicuramente nel drive, che a volte mi asseconda e in altre occasioni no. Quando capita il negativo sono in situazione di disagio e rischio dei bogey o dei doppi bogey che pesano tantissimo nell’economia delle quattro giornate di gara. Ora ho ancora molti appuntamenti nei quali cercare di far bene, a partire dalle tappe svizzera e olandese dell’European Tour”.

Ottimo il bilancio organizzativo, arricchito dalle molte iniziative collaterali, dal coinvolgimento dei giovani e da 5000 presenze in più nell’arco delle quattro giornate rispetto all’edizione 2013. Nella terza ben 9.500 i presenti. 
Appuntamento per l’edizione numero 72, il prossimo anno, al Golf Club Milano. Ora i pensieri dei più forti si spostano verso la Ryder Cup di fine settembre.


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