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Gondrand della Sera

Creato il 21 ottobre 2013 da Albertocapece

800px-IMG_4263_-_Milano_-_Sede_del_Corriere_della_Sera_in_via_Solferino_-_Foto_Giovanni_Dall'Orto_20-jan_2007La qualità e la libertà dell’informazione in questo Paese abbiamo dovuto constatarla con rabbia e con desolante amarezza in occasione delle due manifestazioni della settimana scorsa: prima silenzio attraversato da venature di paure da spargere e poi un bombardamento a reti e testate unificate su un cassonetto che brucia. Questo rimane dell’Italia che fu. E del resto, anche il maggior quotidiano, mentre fa girare gli organetti bocconiani, non manca di darci chiari segnali di debilitazione intellettuale giunta all’ultimo stadio. Sul penultimo numero di Sette, il settimanale del Corriere, già noto alle cronache per averci venduto un falso Leonardo grazie a una vera miss (leggi qui) , non ha tremato di fronte a una attualissima intervista a Claudio Martelli, il quale con acume straordinario nota che “Pd e Pdl sconfiggeranno il comunismo”. Invece di avviare una raccolta di fondi per la ricerca contro l’Alzeihmer, il settimanale ha deciso di pubblicarlo, evidentemente anche per evitare che il prezioso documento gli venisse scippato da una qualche rivista sulle patologie senili. E poi chi lo sente Ferruccio che con la chioma spettinata, vuole assolutamente sapere chi ha preso il buco, chi si è fatto soffiare da sotto il naso una tale chicca.

Ma ieri si è arrivati all’abisso con la pubblicazione di una lettera del comitato di Redazione del Corrierone nel quale ci si lamenta del fatto che sul sito del Corriere online sia stato pubblicato un link, cosa notoriamente inaudita in rete: “Caro direttore, abbiamo visto con stupore che il nostro sito online ospita addirittura un link a un altro sito. Ci sembra una iniziativa incomprensibile, specie in un momento in cui stiamo discutendo, con tutte le difficoltà che conosci, su come rendere più redditizio il nostro di sito. Ti chiediamo, dunque, di interrompere quest’operazione che ha disorientato la redazione”.

Si suppone, con qualche consistente azzardo, che in questo giornale dovrebbero trovare ricetto alcuni dei migliori professionisti dell’informazione, quindi non si fa fatica ad immaginare con quale competenza, apertura, libertà, intelligenza gli italiani possano essere informati sulle situazioni del Paese: ci vorrebbe un link alla disperazione. Quasi verrebbe da dire che con il prossimo trasferimento da via Solferino il Corriere potrà finalmente essere all’altezza della sua vocazione segreta: ma è solo un link a una vecchissima battuta con cui si prendevano in giro quelli che sostenevano di “andare al Corriere”. Alla Gondrand semmai.


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