Magazine Media e Comunicazione

Google ci illumina con Edison

Creato il 11 febbraio 2011 da Franzrusso @franzrusso

Continua la carrellata di doodle di Google per celebrare e ricordare personaggi che hanno fatto la storia. Oggi il logo ricorda i 164 della nascita di Thomas Edison, colui che riuscì ad accendere la lampadina

Dopo averci sorpreso con i fondali di Jules Verne, come spesso accade, oggi Google si ripete. Adottando l’Html5, celebra il grande inventore Thomas Edison, di cui ricorrono i 164 anni della nascita, con un logo animato che mette in risalto le invenzioni di Edison compreso una lampadina che si illumina.

Google ci illumina con Edison

Google ci illumina con Edison

Image via Wikipedia

Thomas Alva Edison, questo il suo nome per intero, è passato alla storia per una serie di invenzioni che ancora oggi sono di fondamentale importanza. A cominciare dalla lampadina. Vero è che ll’invenzione della stessa lampadina è da attribuire a Heinrich Goebel, la lampadina a bulbo, ma Edison riuscì a farla diventare lampadina ad incandescenza, quella che ancora oggi è in uso. Inventò poi tante altre cose, come la macchina per stampare, il fonografo ossia il giradischi o grammofono, presente ancora oggi sotto forma di lettore CD, DVD, Blu Ray; inventò il cinetoscopio, cioè la macchina per realizzare film.

Qualche giorno fa ho letto sul sito della Cbs che Edisno in un’intervista al Miami Metropolis nel 1911, esattamente un secolo fa, fece delle previsioni riguardo a ciò che sarebbe accaduto nel 2011. Per esempio, disse che da lì a cento anni, cioè oggi, i treni sarebbero stati alimentai dall’energia elettrica e non più dal vapore. E c’ha preso. Disse che nel 2011 prendere l’aereo sarebbe diventato di uso comune:

Si potrà volare a velocità superiori ai 200 miglia orari in macchine enormi e si potrà fare la prima colazione a Londra, concludere degli affari a Parigi e pranzare nella Cheapside

Anche stavolta ha avuto ragione. E poi disse anche che l’acciaio avrebbe sostituito il legno nell’edilizia. Ma immaginò anche che, sempre da lì, 1911, a cento anni, oggi, ci sarebbero stati libri dello spessore di pochi centimetri nel quale ci sarebbero state dentro quarantamila pagina, l’equivalente di quaranta volumi. Vuoi vedere che stava parlando di Kindle e iPad?


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :