Magazine Astronomia

Google Doodle per Sally Ride

Creato il 26 maggio 2015 da Media Inaf
Olivia Huynh disegna per Google una serie di Doodle tutti dedicati a Sally Ride, prima astronauta statunitense. Crediti: Goggle, Olivia Huynh.

Olivia Huynh disegna per Google una serie di Doodle tutti dedicati a Sally Ride, prima astronauta statunitense. Crediti: Goggle, Olivia Huynh.

Il motore di ricerca più conosciuto al mondo e i suoi ormai celebri Doodle celebrano Sally Ride, la prima astronauta a raggiungere lo spazio, nel 1983. Prima di lei due cosmonaute sovietiche, Valentina Vladimirovna Tereškova e Svetlana Evgen’evna Savickaja.

Oggi avrebbe festeggiato 64 anni. Scomparsa nel 2012 a causa di un tumore al pancreas, è stata un simbolo per tutta l’America e la nuova generazione di studenti cui ha dedicato tempo ed energie per raccontare la sua avventura fra le stelle.

unnamed

Crediti: Goggle, Olivia Huynh.

Sally Ride è volata sullo Shuttle NASA Challanger il 18 giugno 1983 nell’ambito della missione STS-7. Un secondo viaggio l’anno successivo, nel 1984, sempre a bordo del Challenger. Avrebbe dovuto partire per il terzo viaggio ma il programma venne interrotto dopo il disastro del 1986, quando lo shuttle esplose in volo, con a bordo sette membri di equipaggio, tutti morti sul colpo. Ride fu nominata come membro nella commissione d’inchiesta che indagò sull’incidente.

Oggi, trent’anni dopo, anche l’Italia ha la sua prima astronauta in orbita: Samantha Cristoforetti, il cui rientro è previsto per i primi di giugno. “Un futuro di esseri umani che hanno un piede nello spazio”, aveva dichiarato @AstroSamantha alla conferenza di presentazione della missione Futura, immaginando i prossimi anni dell’Umanità nello spazio (vedi MediaINAF).

A seguire una chicca: Olivia Huynh, l’artista che ha realizzato il Doodle su Sally Ride, ci mostra come nasce l’idea grafica e racconta il perché ha scelto di raccontare la storia di un’astronauta donna.

Fonte: Media INAF | Scritto da Davide Coero Borga


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog