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Google Glass, ecco a cosa potrebbero servirci

Da Printingweb S.r.l. @printingweb

Da qualche giorno sono entrati in commercio in Europa, dopo che per oltre un anno se ne è parlato, creando curiosità o preoccupazione. Stiamo parlando dei Google Glass, gli occhiali che permetteranno di vivere una realtà aumentata a chi li indosserà.

Ma cosa sono realmente e come funzionano?

Come si può leggere dai documenti ufficiali rilasciati proprio dalla Google, i Google Glass sono occhiali a realtà aumentata, costruiti su di una montatura molto resistente, e con un display ad alta definizione installato su di una lente. Il display permetterà di proiettare le immagini direttamente agli occhi dell’utilizzatore, in modo tale da avere una visuale simile a quella di uno schermo da venticinque pollici posto ad una distanza di due metri.
Dal punto di vista del sistema operativo, invece, utilizzano un sistema Android e possono comunicare con tutti gli smartphone grazie al Bluetooth. I comandi possono essere dati tramite la voce e tramite il touchpad installato sulla parte destra della montatura e le foto possono essere scattate grazie alla fotocamera integrata con un sensore da cinque megapixel.

Bene: capito più o meno come sono fatti, verrebbe da chiedersi cosa se ne può fare…

Google glass interfaccia
Gli scettici si staranno già chiedendo a cosa potrebbero servirci, mentre qualcun’altro si preoccupa sicuramente di possibili implicazioni di salute o di privacy che potrebbero creare. Ma la verità è che tutti sono affascinati dall’idea di questa nuova tecnologia che, per ora, in Europa è sbarcata solo nel Regno Unito ed è acquistabile sugli Store di Google Play al prezzo di mille sterline (ossia circa mille e duecentocinquanta euro).
Ma vediamo più da vicino cosa potrà fare chi indossa un Google Glass. Precisiamo subito che, per quanto futuristica, la tecnologia dei Google Glass non fornisce i normali esseri umani di super-poteri! Piuttosto, permetterà di inviare comandi vocali (la voce sostituisce in tutto e per tutto il mouse del computer normale) per effettuare ricerche sul web, per scattare foto, per girare e caricare video e poi condivederli tramite i social di Google, o passandoli sul proprio smartphone tramite il Bluethoot. E naturalmente, sarà possibile visualizzare tutto sul mini-schermo degli occhiali (che, detto per inciso, saranno realizzati da Luxottica, azienda leader a livello mondiale nella produzione di occhiali, sia da sole che da vista). Naturalmente come tutte le innovazioni e in particolari quelle altamente tecnologiche, anche i Google Glass hanno creato due reazioni principali, quelle di entusiasmo e quelle del tipo ‘non userò mai un marchingegno del genere!’

Un video per una prima esperienza con i Google Glass.

Il video promozionale lanciato per pubblicizzare ed evidenziare le possibilità dei Google Glass, in realtà, non è così entusiasmante come si poteva pensare. O forse non lo è solo per chi è non è un nativo digitale. Il problema di base probabilmente è proprio questo: i nativi digitali sono abituati a condividere, a fotografare, a fare video. Per loro la possibilità di condividere in tempo reale le proprie visuali è sicuramente molto più allettante rispetto a chi, invece, ancora sta cercando di capire come si possa usare uno smartphone…
Per i nativi digitali, che già condividono ogni momento della propria vita, diventa emozionante l’idea di poter condividere situazioni bizzare o particolarmente pericolose prese dal loro punto di vista, per una condivisione totale, molto più coinvolgente, da postare poi con tantissimo altro materiale fotografico e video nelle proprie pagine social.
Ma naturalmente, proprio come per social network, anche per i Google Glass è previsto un utilizzo più moderato e più ‘professionale’, soprattutto in determinati ambiti lavorativi (giornalistici, ad esempio, ma non solo).
Le maggiori informazioni sull’importanza di utilizzo e sulle sensazioni che si hanno nell’indossare i Google Glass si hanno per ora solo dagli sviluppatori, che, in maniera quanto mai entusiastica, evidenziano che l’so di questo device cambia completamente la vita, per cui una volta provato, non si potrà vivere più senza. Una trovata pubblicitaria? Può darsi, ma va anche detto che naturalmente, gli sviluppatori hanno un particolare interesse nella tecnologia, quindi difficilmente potrebbero essere contrariati da un dispositivo come questo! Per chi ama la vita facile, si parla della possibilità di poter trovare amici nella folla grazie ad app per il riconoscimento facciale, oppure di scrivere e-mail semplicemente dettandole ai Glass! Ma gli amanti della privacy sono invece sul piede di guerra, preoccupati da un possibile utilizzo scorretto che potrebbe essere fatto dai Google Glass: per questo l’azienda di Mountain View ha subito rilasciato un vero e proprio galateo per l’utilizzo del device, in modo da farne sempre un utilizzo corretto e discreto.

Il design dei Google Glass.

Un aspetto molto interessante, infine, è legato all’aspetto esteriore dei Google Glass: abbiamo detto che le montature sono firmate dalla Luxottica. Si tratta di montature differenti a seconda dei gusti, ed arricchite da accessori vari come auricolari, custodie di vario tipo, ma sempre super protettive. Insomma, come per ogni device tecnologico che si rispetti, anche i Glass della Google sono provvisti di una serie di accessori di cui non si potrà fare a meno. Anche perché le voci dicono che, mentre in Europa hanno appena lanciato i primi modelli, in America si stia già lavorando ad una seconda generazione di occhiali, naturalmente più completa e potente, per vivere una realtà ancora più ampliata.


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