Governo Monti: sono cambiate le persone, ma non la politica

Siamo il Paese in cui gli stipendi sono al di sotto della media Ocse, quella stessa Ocse che plaude alle proposte del governo Monti sulla riforma del mercato del lavoro nel senso di renderlo più "flessibile" (al di là delle ipocrisie: facilitare i licenziamenti), aggiungendo la richiesta (se lo fa è perché si attende una riposta positiva) di privatizzare Rai, trasporti, energia e servizi sociali; il Paese in cui il maggiore gruppo industriale può permettersi di non rispettare una sentenza della magistratura (caso degli operai iscritti alla Fiom di Pomigliano d'Arco), dove un'altra azienda di rilievo nazionale impedisce l'affissione di un quotidiano - l'Unità - nella bacheca sindacale, ricevendo il plauso del probabile futuro presidente di Confindustria (Bombassei): sono tutti fatti che, secondo me, confermano la sensazione che l'avvento del governo Monti non abbia cambiato affatto il clima rispetto al passato, e si sia solo limitato a dare una riverniciata di rispettabilità per un modo di gestire il potere sempre dalla e per la stessa parte (e anche sull'Imu per gli enti commerciali della Chiesa, si stanno aprendo le prime crepe...).