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Governo: “Pronti 650 milioni di euro per prevenire i disastri”

Creato il 05 agosto 2014 da Nicola933
di Rosalba Caruso Governo: “Pronti 650 milioni di euro per prevenire i disastri” - 5 agosto 2014

MaltempoDi Rosalba Caruso. Dopo l’ennesima tragedia nel Trevigiano, dove una bomba d’acqua ha devastato Refrontolo e causato la morte di 4 persone, il governo ha annunciato un intervento per prevenire ulteriori disastri. E’ ora di utilizzare quei 650 milioni di euro, finanziati dallo Stato per prevenire tragedie idrogeologiche.

Il ministro dell’ambiente, Gianluca Galletti, intervistato dai giornalisti della Rai, ha dichiarato che la situazione cambierà: si interverrà al più presto per  sradicare o limitare i pericoli derivanti dal maltempo. Tuttavia ha specificato che  l’Italia è un paese morfologicamente debole e in quanto tale occorrerà del tempo per la messa in sicurezza del territorio.

Intanto sul sito di Palazzo Chigi si legge: “Adesso investiamo in opere di difesa, prevenzione e sicurezza. Al via anche i 570 cantieri anti dissesto“. “E’ ora di smettere di inseguire e fare i ‘notai’ delle emergenzeQuanto accaduto nel Trevigiano, si continua a leggere sul sito del governo, è solo l’ultimo dei numerosi campanelli d’allarme che in questo inizio estate ha visto vittime e danni causati da un clima sempre più caratterizzato da fenomeni meteorologici un tempo definiti estremi e purtroppo ormai ordinari“.

Il governo ha indicato le prime mosse per la svolta: “Per questo, già nello Sblocca Italia, sblocchiamo cantieri anti-dissesto investendo i primi 650 milioni non spesi da anni. Per questo è al lavoro la Struttura di missione del Governo – è scritto ancora sul sito di Palazzo Chigi – che coordina questo settore ed abbiamo già effettuato incontri con tutte le Regioni, a partire dal Veneto, per individuare le opere più urgenti da realizzare, i troppi finanziamenti dello Stato mai trasformati in cantieri, anche per il patto di stabilità, e il percorso più rapido per superare i paradossali vincoli burocratici che rallentano o bloccano opere anti emergenza”.

Da quanto emerge, almeno in termini  programmatici, “ora si cambia davvero” anche dal punto di vista ambientale.


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