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gramellini e il “figli di”

Creato il 09 febbraio 2013 da Papibulldozer

gramellini e il “figli di”dunque, prima leggetevi il suo “buongiorno” di oggi.

tutto tranne un buongiorno oserei dire.

visto con che periodo termina? : ”Un tempo si diceva: nessun Maradona rimane a lungo in panchina. Non è più vero. Adesso anche Maradona rimane in panchina tutta la vita, se non è figlio di un altro Maradona”. 

come non si può essere d’ accordo? ecco, è questo il problema. che in questo paese del cazzo ormai ci si è abituati a questa nuova, anzi vecchia, vecchissima forma di privilegio arcaico derivante dal “titolo nobiliare”. sì, perchè nonostante  il nostro sistema politico non sia più  monarchico da parecchio tempo, la struttura sociale è ancora legata a quelle odiose certezze derivanti dal “sangueblu”, che in parole povere vuol dire che non hai bisogno di dimostrare il tuo talento nei fatti se tuo padre(o madre) l’ hanno dimostrato in precedenza, e quindi hai tutto “il diritto di ereditarne i diritti”. ovviamente si determina così anche l’ opposto, ovvero che se i tuoi nonni han combinato un cazzo, è giusto che tu, nipote, non abbia nessuna opportunità per dimostrare il tuo talento, che dato il teorema di prima, la tua provenienza familiare basta già come dimostrazione della tua inettitudine presente e futura.

gramellini ovviamente se ne guarda bene dall’ appoggiare il sistema, però lo accetta viscidamente con il classico stile del  ”tanto è così, è sempre stato così e sempre sarà così”, che il male è un altro, ovvero, che ormai sia più solo e solo questa la variabile necessaria per la realizzazione personale. ecco, io penso che la colpa sia anche sua e di chi la pensa come lui. ovvero esserne stati spettatori, dell’ ingiustizia, ed essersi sempre girati d’ altra parte “tanto va così”. ovvio che poi la degenerazione estrema diventi regola. ma tanto va così…

mai dimenticarsi che chi gode di privilegi, non ne è mai consapevole, per cui diventano la norma. e i sui privilegi diventano poi discriminazione per tutti gli altri. personalmente, meglio farlo notare il più possibile quando capita l’ occasione.

farlo notare con tono di biasimo soprattutto ai diretti interessati, che per il gramellini sono poveri “innocenti” e vittime delle loro opportunità facilitate. forse lo saranno , innocenti, ma solo alla nascita, perchè poi, quando son cresciuti, premiati immeritatamente al 99% dei casi a capo di una fondazione o di prestigiosi e strapagati ruoli, poi che si presentino pure ai loro sottoposti ( anch’ essi ingiustamente sottoposti) con frasi dei tipo “siamo una famiglia… qui siamo tutti uguali”, ecco, allora non son più innocenti, e passano dall’ essere solo dei “figli di papà”  a dei grandissimi “figli di puttana”. inconsapevoli forse, ma pur sempre “figli di puttana”.

che poi il gramellini trasformi con un imbarazzante gioco lessicale l’ odio sociale assolutamente giustificato per una società arcaica e ingiusta, da “forte desiderio di meritocrazia” a semplicistica “invidia sociale”, bè, questo lo rende uno “stefano zecchi dei tempi nostri, ma senza maurizio costanzo”

poi certo, nell’ 1% dei casi, il “figlio di” ha pure del talento e merita le vostre scuse per l’ azzardata ostilità, ma rimane il fatto che nel 99% dei casi avrete ragione e le scuse a testa bassa è lui a doverle fare a tutti noi, per  ogni cazzo di respiro emesso dalla poltrona del capo.

guardatevi le cifre riguardanti la “mobilità sociale” italiana in rapporto agli altri stati occidentali, e poi ditemi se questo non è un paese del cazzo… davanti solo alla Gran Bretagna, che è una monarchia dichiarata almeno, non mascherata.



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