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Gran Fondo 3 Valli 2013 ovvero..."Ogni maledetta domenica"

Creato il 25 marzo 2013 da Cactusmtb

"Ad ogni minuto ad ogni secondoin questa squadra si combatte per un centimetroin questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetroci difendiamo con le unghie e con i dentiper un centimetroperchè sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetriil totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta" (Al Pacino in "Ogni maledetta domenica").
Le situazioni sportive nelle quali ci troviamo, sono molto spesso una parafrasi della vita e da come ognuno le affronta si può evincere il modo di essere di una persona, di intendere la vita, la sua capacità e predisposizione a non farsi travolgere dagli eventi, di cercare una soluzione, di fare squadra, di motivare, di essere figura attiva e non passiva nelle circostanze avverse.Ieri si è corsa la nostra 3 Valli e ieri s'è vista la differenza tra essere e apparire, tra chiacchere e fatti, tra "gladiatori e schiavi" della vita.Un lavoro enorme a livello organizzativo, iniziato il giorno dopo la gara 2012 e proseguito fino a ieri, passando per l'XC del Campionato Italiano d'Inverno (FCI). 365 giorni di riunioni, email, telefonate, documenti, riflessioni, decisioni. Tutto sacrificando ore alla famiglia e sulla bici. Tutto in nome di una passione che ci porta a dare più che ricevere, a riunire e coinvolgere bikers italiani e non, in un evento che possa non solo regalare una giornata di sport ma che sia anche veicolo di promozione turistica. In una giornata come quella di ieri un C.O. si mette alla prova in tutti gli aspetti organizzativi e solo un biker col paraocchi, scarsa dimestichezza con il concetto di organizzazione in generale e incapace di una visione oggettiva può pensare di sollevare critiche pesanti sull'evento.Il meteo...questa variante  che segna un linea netta tra biker estivo e biker ogni tempo...Durante la notte il vento con raffiche superiore ai 60 kmh aveva buttato giù la struttura metallica alla partenza,  il vento in quota al gpm era ancora più forte e sommato alla pioggia rendevano tutto molto più difficile per l'organizzazione... ma lì inizia la differenza...Alle 0700 la decisione, non facile di tagliare (-8700 mt) la parte alta del Gpm alla Ferrara e il passaggio sul Monte Belloca e sostituirla (+4000 mt) con la parte in asfalto che portava a Finetti e quindi a riagganciarsi al percorso. 
Inizia il walzer delle telefonate, delle autorizzazioni, l'organizzazione della sicurezza che deve essere rivista, volontari spostati e tutto ricontrollato. L'organizzazione rimodula il dispositivo sul terreno. Alla fine partono tutti, sembra quasi che la gara inizi e finisca con le ruote sul terreno mentre per un'organizzazione la ruota sul terreno è solo un ingranaggio del meccanismo.
"io non posso obbligarvi a lottaredovete guardare il compagno che avete accanto,guardarlo negli occhi,io scommetto che ci vedrete un uomo determinatoa guadagnare terreno con voi,che ci vedrete un uomoche si sacrificherà volentieri per questa squadra,consapevole del fatto che quando sarà il momentovoi farete lo stesso per luiquesto è essere una squadra signori miei"(Al Pacino in "Ogni maledetta domenica")."
Non sto a raccontarvi cosa succede dietro le quinte,
cosa ho fatto io prima, durante e dopo la gara, a che ora abbiamo iniziato o finito,Forse nei prossimi giorni scriverò un post meno emotivo, meno "astratto" ma chi va oltre le parole, e sa leggere tra le righe, può capire molto. Certo, alcune cose sarebbero andate molto meglio col bel tempo, invece di 1237 partiti (1185 arrivati) su 1980 iscritti ne avremmo avuto di più con le ruote sul terreno ma le lamentele non sarebbero state di certo di meno.C'è come una costante in parte dei bikers italiani (a meno che non si vada in Alto Adige a correre dove se anche ci sono cose che non vanno non se ne deve parlare) a vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto, a non essere positivo nei confronti di se stesso in primis e quindi a cascata nei confronti dell'elemento esterno (organizzazione, cambio, condizione atletica, cerchio, manopola, mozzo, vite, occhiali, caschetto, ramo, fango, sole, polvere, bla, bla, bla...).Non capisco...In Belgio (dove ho vissuto 4 anni e mezzo) vedevo i ragazzini fare ciclocross sotto una pioggia costante ed in mezzo al fango ed erano tutti contenti e si davano gran pacche sulla spalla.Ci sono arrivate lamentele che andavano dal pacco gara penoso, al prezzo troppo alto, al punto lavaggio scarso, ai guanti che non andavano bene, alla richiesta di annullare la gara "come hanno fatto in Liguria poco tempo fa".Tanti bikers nonostante il meteo partivano simil-primaverili (non bisogna guardare la data del calendario...) , pochissimi col parafango (cosa c'è di male? In queste condizioni è essenziale ma si sa che molti hanno paura del giudizio degli altri).Alla Croce del Vento già i primi intirizziti dal vento tornavano indietro, molti giovani con tante testosterone e pochi neuroni. Sono le "vecchie canaglie",  i giovani con "grano salis" che hanno portato se stessi oltre l'ostacolo, che in ragione della loro forza mentale e delle esperienze passate in simili condimeteo, hanno portato le loro ruote dalla partenza all'arrivo.

"Sapete col tempo, con l'etàtante cose ci vengono toltema questo fa parte della vita,però tu lo impari solo quando quelle cose le cominci a perdere"(Al Pacino in "Ogni maledetta domenica").
Quindi, voglio ricordarmi delle facce infangate dei bikers all'arrivo, del sorriso in una maschera di fango,

dei (pochi ma sinceri) grazie per i gambali 2012, delle facce stravolte di tutti noi dell'organizzazione sul terreno e in "cabina di regia". Un saluto finale agli amici bikers con i quali ho chiacchierato prima e dopo l'evento, non li nomino tutti perché non voglio dimenticarne nessuno.Ora in settimana riunione post gara e poi io riprendo, con un altro C.O., ad occuparmi della Lessinia Legend 2013.Perché la passione va oltre l'età,  il numero di km sulle gambe e della posizione in classifica.
"Ogni maledetta domenica si può vincere o perdere, l'importante è vincere o perdere da uomini"
 (Al Pacino in "Ogni maledetta domenica").
Alla prossima.

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Inviato il 26 marzo a 16:27
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COMUNICATO STAMPA

Il 5 maggio 2013 a Lugo di Romagna prenderà il via il 34° Giro della Romagna organizzato dall'Unione Cicloturistica Francesco Baracca, manifestazione cicloturistica che si articola su quattro tracciati di 62, 88, 138 e 170 chilometri, con un dislivello che è rispettivamente di 240, 740, 1.600 e 2.040 metri. Negli anni è stato costante l'aumento dei partecipanti che ha raggiunto quasi quota 5.000, collocando il Giro di Romagna come numero di iscritti al 3° posto tra le Gran Fondo italiane, dopo la Nove Colli e la Maratona delle Dolomiti ed al 1° posto come Gran Fondo italiana non competitiva. Il Presidente della Baracca, Contarini Paolo, ci tiene a evidenziare questa differenza rispetto a tutte le altre Gran Fondo agonistiche, anche perchè “consente ai partecipanti di viverla in modo più tranquillo, pedalando in compagnia e avendo quindi modo di guardare ai luoghi che si attraversano e di gustare al meglio le specialità dei ristori, senza però nulla togliere alle difficoltà tecniche dei percorsi, come dimostrano i dislivelli dei due più lunghi”. E' per questo, continua il Presidente “che il Giro della Romagna ha contribuito con altre 4 società ciclistiche romagnole a dar vita a una realtà inedita nel panorama granfondistico nazionale, denominata Circuito Romagnolo che comprende altre quattro Gran Fondo che perseguono tutte un approccio alla bicicletta e una filosofia di partecipazione che, all'agonismo e al pedalare contro il tempo per ottenere un risultato individuale, antepone il pedalare senza esasperazione e in compagnia, rispolverando così un sano e vero cicloturismo, dove ognuno ha il suo ritmo e, anche se la battaglia non manca, alla fine lo spirito che prevale è quello del gruppo, valorizzando così anche il risultato societario. I risultati ci stanno dando ragione come conferma il fatto che nel 2012 i partecipanti alle cinque Gran Fondo del Circuito Romagnolo sono stati 18.500”. Nonostante questi lusinghieri risultati non ci si è però fermati a cullarsi sugli allori ma la Baracca è costantemente impegnata per mantenere sempre alta la qualità, sia dal punto di vista organizzativo che dei servizi offerti, grazie soprattutto a un esercito di volontari, che permettono di garantire tutto ciò continuando a mantenere estremamente limitato il costo di iscrizione (euro 7), una parte del quale viene poi devoluto in beneficenza. A questo riguardo quest'anno, oltre agli apprezzati ristori e al consueto e ricco pasta party servito ai partecipanti e agli accompagnatori, a Lugo nell'area di partenza e arrivo vi saranno anche una serie di stand con vari espositori di materiale tecnico e non.
Oltre a ciò, dando ulteriore impulso a quanto già avviato negli anni precedenti per far si che il Giro della Romagna sia sempre più un contenitore di eventi che cerchino di cogliere tutti gli impulsi che vengono dal variegato mondo degli amanti della bicicletta, ci si è mossi per allargare ancora di più le iniziative collaterali. Si svolgerà quindi la terza Randonnée della Romagna con due percorsi, omologati dall’Audax Italia (ARI) e che già nelle precedenti edizioni hanno riscosso un elevato apprezzamento per la loro tecnicità, rispettivamente di 300 e 400 chilometri. Vi sarà poi un evento per gli amanti delle bici a scatto fisso, che, specie fra i giovani, sta riscuotendo un sempre maggior successo, coinvolgendo i partecipanti in una caccia fotografica lungo il percorso breve del Giro (62 chilometri). Ultimo evento novità del 2013 sarà il percorso MTB, una Gran Fondo cicloturistica per chi ama le ruote grasse. I percorsi sono 2, sempre con partenza e arrivo a Lugo, rispettivamente di 70 e 105 chilometri, tutti in fuori strada e, dopo i primi 20 di pianura per raggiungere la collina, si sviluppano su sentieri e single track fino quasi al confine toscano, un ottimo terreno e percorso per gli ultimi allenamenti prima delle importanti tappe dolomitiche. Anche questa rappresenta una particolarità in quanto non ci sono manifestazioni in MTB con percorsi di pari lunghezza e questo rende l'evento ancor più interessante. http://www.ucfbaracca.it/index.html http://www.circuitoromagnolo.it/index.html