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Gran Gala del Flamenco

Creato il 01 agosto 2012 da Witzbalinka

Si dice che il flamenco sia nato come espressione artistica dei contadini moreschi al vedersi sfrattati dalla loro terra. Altre fonti sostengono origini stravaganti e le mettono in relazione con le ex colonie spagnole delle Fiandre (presenti nei Paesi Bassi e Belgio). Teorie bizzarre a parte, il fatto è che il flamenco è documentato fin dal tardo XVIII secolo come una caratteristica culturale dei gitani poveri dell’Andalusia. Illustri storici del calibro di Demófilo (padre del Machado), poeti dell’universalità di Federico Garcia Lorca (che amava visitare i cabaret di Madrid nel suo periodo da studente), o ancora musicisti come Manuel de Falla, hanno cercato di preservare le versioni più antiche. Sono state le manifestazioni più profonde, malinconiche e tristi a essere state scartate a favore di altre più allegre e chiassose. Attraverso un lavoro di ricerca e promozione si sta cercando di preservare la purezza di una manifestazione culturale che, agli inizi del ventesimo secolo, si è vista minacciata.

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Grazie ai café specializzati e all’espansione di questa canzone e di questo ballo in tutti gli strati della società spagnola prima ed europei dopo, il flamenco viene oggi annoverato tra i beni che costituiscono il patrimonio dell’Unesco, nel quale figura a partire dal 2010. Sebbene legato al folklore andaluso, non deve essere confuso con esso. Questa forma d’arte ha una chiara componente spettacolare (di persone che cantano, giocano e ballano e altre che assistono) e non è intesa come partecipazione. C’è chi sottolinea la difficoltà della sua esecuzione una volta che questo viene portato giù dal palco.

Per anni il flamenco ha attraversato frontiere di tutti i tipi fino a diventare molto popolare in un paese così lontano da Spagna come il Giappone. Ebbene, in questo spostarsi oltre i confini, dall’Andalusia il flamenco è arrivato alla Catalogna, dove ci sono abbastanza amore e buone prestazioni. In questa linea si svolgono gli spettacoli organizzati a Barcellona con il titolo di Gran Gala Flamenco. Gli eventi sono divisi in due contesti: Gran Gala Flamenco e Opera e Flamenco, una miscela moderna di arie celebri con una messa in scena seguendo i club più tradizionali. La stagione dura tutto l’anno e gli spettacoli si svolgono sia presso il Palazzo della Musica di Catalogna sia presso il Teatro Poliorama. Vi lascio qui il link dove è possibile trovare varie possibilità di scenari e orari (http://grangalaflamenco.com/) e dove è possibile acquistare i biglietti online.
Un evento da non perdere è quello del 4 agosto, che si festeggerà nel tempio delle Muse che è il Palau de la Música, progettato da un discepolo di Gaudí, Lluís Domènech i Montaner in un colorato stile modernista. Non solo l’acustica è di rilievo, resa ottima dalla costruzione di un auditorium a ferro di cavallo, ma la struttura risulta anche così riccamente adornata a far meritare una visita.
Spettacoli di flamenco solisti che utilizzano movimenti del corpo, il suono profondo della chitarra e la straziata che intona i testi di una canzona ci faranno naufragare in un mare di dolce sconfitta e di perdita.


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