Melbourne, 17 marzo 2013 – Un Gran Premio d’Australia a due facce quello che si e’ corso oggi sul circuito di Melbourne. Qualifiche dominate dalle Red Bull in gara vince la Lotus di Raikkonen.
Si potrebbe dire che in linea di massima si sono confermati gli equilibri dell’anno scorso anche se c’e’ la novita’ della Lotus vincente da subito.
Si sapeva che la Lotus era competitiva, ma non ci si aspettava una Lotus competitiva da subito. Alla fine erano state proprio queste le richieste del buon Kimi. Cercare per quanto possibile di partire bene. Obiettivo raggiunto, ma soprattutto la Lotus non ha fatto quegli errori di strategia che gli sono costati parecchi punti l’anno scorso. La cosa dovrebbe far preoccupare tutti i diretti inseguitori.
L’altra sorpresa e’ stata sicuramente la Force India, in particolare quella di Sutil, che con una strategia di gara che ha funzionato a meta’, ha dimostrato di essere al passo con i primi della classe. Ha anche impressionato lo stesso Sutil, che dopo un anno di stop, ha dimostrato di non aver perso nulla della capacita’ di guidare una F1.
La Ferrari ha fatto una gara molto buona, con Alonso secondo grazie ancora una volta ad una strategia vincente che pero’ alla fine, e quasi paradossalmente, ha finito per penalizzare proprio Massa. Un Massa tonico autore di una bella partenza, complice anche le incertezze di Webber. Una Ferrari, che come l’anno scorso, si trova ad inseguire invece di essere inseguita e questa e’ solo l’unica nota negativa.
Parliamo di Red Bull. Alla fine sembra aver ragione Helmut Marko nei confronti di Webber. Un pilota che sotto pressione si squaglia come neve al sole. Ed e’ esattamente quello che e’ successo alla partenza. Far slittare le ruote in quel modo e’una cosa accettabile solo per gente che ha appena iniziato in Formula 1, non per uno della sua esperienza. Vettel si e’ confermato il solito stabile ed affidabile pilota che e’ riuscito a mettere in piedi una gara utilitaristica guadagnando un terzo posto sicuramente utile ai fini del campionato.
La Mercedes e’ andata bene a meta’. Competitiva in prova, decisamente meno in gara. Anche se il passo in avanti rispetto all’anno scorso c’e’ stato sicuramente. Si deve solo ora lavorare sull’affidabilita’ che nel caso di Rosberg e’ mancata ancora una volta.
Due parole sulla McLaren. Per un team del pedigree e della storia che le appartiene e’ stata una vera sofferenza non vederla lottare per i primi posti. La monoposto non c’e’ sotto molti punti di vista, ma soprattutto come carico aereodinamico. Si sono confermate, anzi peggiorate le previsioni che si erano fatte durante le prove invernali.
Adesso si va in Malesia, un circuito completamente diverso da Melbourne, dove soprattutto non troveremo le temperature di Melbourne. Notoriamente e’ una delle gare piu’ difficili della stagione in quanto ad energie fisiche per i piloti ma soprattutto, come accaduto spesso in passato, potremmo trovarci di fronte ad una gara bagnata.
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