Magazine Società

Gran viavai al centro.

Creato il 20 aprile 2012 da Laperonza

 

blog.jpg
D’accordo. La distinzione tra destra e sinistra suona un po’ obsoleta (e poi sono d’accordo fino a un certo punto: c’è da capire di che destra e di che sinistra parliamo). Nella situazione attuale l’Italia ha bisogno di interventi ben precisi che prescindono dalle ideologie. Ma io sto perdendo il senso dell’orientamento.

 

Parli col comunista radicale e sembra un fascista. Parli con neofascista che tanto neo nemmeno è e pare di parlare col comunista di prima. Rutelli era verde, è diventato rosso, confermando un certo processo di maturazione dell’ortaggio, per poi diventare fiore nella margherita, confluire nell’ex quercia del PD e infine infilarsi nel variegato centro di Casini.

 

I comunisti non sono più comunisti, convergono al centro, schifano quelli che invece comunisti hanno deciso di rimanere ma continuano a chiamarsi tra loro compagni. I berlusconiani fanno finta di non conoscere Berlusconi, si alleano con gli ex comunisti per sostenere un governo sedicente tecnico ma che di tecnica ha solo quella per fregare gli Italiani. Tutti d’accordo sui temi centrali come sul finanziamento pubblico che non si tocca (e andrebbe toccato, altroché; non cancellato ma certamente ridotto di tanto).

 

I leghisti di romaladrona si ritrovano invischiati in un bordello di soldi spariti e ricomparsi, rubati ma non rubati che nemmeno tangentopoli, faide interne che nemmeno la ‘ndrangheta più terrona alla faccia della Padania. Fini da missino almirantiano e quindi neofascista ce lo ritroviamo paladino del centro che cita De Gasperi, ama gli ebrei e magari va pure alla messa. Insomma: c’è un andirivieni che non ci si capisce più niente, salvo che tutti vogliono infilarsi al centro (che ci sarà lì in mezzo?).

 

Pure quelli di Casapound ci si mettono adesso, che si trasferiscono dall’estrema destra che più estrema non si può (tanto da andare a toccare l’altra estremità a sinistra) e si piazzano pure loro al centro, ma quello alto (empireo?). E comunque sempre estremo, tanto per non perdere l’abitudine. Chissà se questo comporterà l’abbandono di danze fasciste e coreografie da terzo reich? Le teste non si cambiano, ma magari i comportamenti sì.

 

Sono spaesato.

 

Luca Craia

 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :