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Granada e L'Alhambra

Creato il 17 novembre 2011 da Vincenzo

Granada e L'Alhambra (seconda parte)
L'Alhambra è probabilmente uno dei posti più visitati della Spagna, questo significa che bisogna organizzare con largo anticipo la sua visita prenotando i biglietti di ingresso, a meno che non si voglia rinunciare a visitare i Palacios Nazarìes, ovvero la parte più caratteristica e famosa dell'intero complesso che forma l'Alhambra. Per fare questo bisogna acquistare i tickets presso questo sito scegliendo la soluzione che più vi aggrada (vi consiglio la visita generale diurna) e scegliere l'orario della visita tra quelli ancora disponibili. Una volta acquistati i biglietti con la vostra carta di credito, potrete ritirarli presso qualunque bancomat della banca La Caixa, anche se vi trovate in un altra città della Spagna, inserendo la stessa carta di credito che avete utilizzato per la prenotazione. Se siete amanti della fotografia e desiderate la giusta luce, vi consiglio di prenotare la mattina. 
Raggiungere l'Alhambra da Granada è molto semplice. Potete farlo a piedi, se vi sentite in forma e con la voglia di una lunga passeggiata in salita, oppure prendere semplicemente uno dei due autobus di linea, il 30 ed il 32 (i biglietti si fanno a bordo al costo di 1,20 € ), che da Plaza de Isabel la Catolica, vi portano direttamente all'ingresso principale dell'Alhambra.

Granada e L'Alhambra (seconda parte)

Plaza de Isabel la Catolica


Se siete arrivati in anticipo rispetto all'orario di prenotazione ingresso nei Palacios Nazarìes, potete cominciare la visita dell'Alcazaba, la parte militare dell'Alhambra. Niente di particolare, mura e torri, ma da queste e specialmente dalla Torre della Vela si può godere di un panorama mozzafiato della città e dell'Albaicìn.

Granada e L'Alhambra (seconda parte)

il quartiere dell'Albaicìn visto dall'Alhambra


Sulla parte sinistra del Palazzo di Carlo V, un imponente struttura rinascimentale un po' fuori luogo rispetto alle altre costruzioni presenti nell'Alhambra e con un grande cortile interno circolare, si trova l'ingresso per poter visitare la parte più araba e caratteristica. All'orario prefissato, per me le 9,30, metto finalmente piede in questa serie di sale, saloni, patii, fonti, piscine, piccoli e grandi giardini da mille e una notte. Purtroppo ho la brutta sorpesa che la Fonte dei Leoni che si trova nell'omonimo e famosissimo patio, è in restauro e lo stesso patio è per buona parte non usufruibile.

Granada e L'Alhambra (seconda parte)

il Patio de los Arrayanes


Granada e L'Alhambra (seconda parte)

Granada e L'Alhambra (seconda parte)

il Patio de los Leones


Granada e L'Alhambra (seconda parte)

Granada e L'Alhambra (seconda parte)

il Partal

Ho visto americani, neozelandesi, tedeschi, svedesi, giapponesi restare a bocca aperta ed estasiati da tutto questo. Per carità, tutto bellissimo. Ma chi, come me, proviene da una città che è stata dominata per più di 200 anni dagli Arabi ed ha ancora tante testimonianze di questo periodo felice nonostante  i cattolicissimi Spagnoli hanno distrutto buona parte degli edifici durante la loro dominazione, tutto questo non colpisce in modo particolare e risulta essere un deja-vu. La visita continua con il Generalife, i famosi giardini dell'Alhambra ricchi, come nella tradizione araba, di fontane e comunque di acqua il cui scorrere accompagna i visitatori. Con il Generalife termina la visita dell'Alhambra e l'autobus mi riporta in città. Dopo aver pranzato e aver fatto un pisolino, mi avvio verso il quartiere dell'Albaicìn che avevo visto dall'alto la mattina. Così come per l'Alhambra, per raggiungere l'Albaicìn si può optare per gli stessi autobus verso la parte opposta, o a piedi. L'obiettivo è lo stesso, raggiungere il Mirador, la piazzetta da dove si gode del panorama della città, dell'Alhambra e della Sierra Nevada. Il quartiere, che si trova in collina, è formato da villette tutte bianche e da strette stradine silenziose. Si ha quasi l'impressione di passeggiare in una Santorini improvvisamente evacuata. Non ci sono negozi nè alberghi, solo quando si ritorna verso il centro, si trovano numerosi locali dove bere un tè in  puro stile arabo. 

Granada e L'Alhambra (seconda parte)

la Sierra Nevada vista dall'Albaicìn


A cena trovo finalmente un ristorante dove posso dire di aver mangiato bene, tanto e speso relativamente poco, La Cueva in Calle Reyes Catòlicos dove ho scelto il menu degustazione a 22 € a persona. Da provare. Passeggiata digestiva per le stradine del centro di Granada prima di recarmi in hotel. Il giorno dopo l'aereo decollerà molto presto. 
"...addio granada, romantica
paese di luce, di sangue
e d'amor!.."
(da Granada, Claudio Villa)


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