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Grande successo per la mostra “Il Peso dell’Ombra”. “La violenza psicologica subita dalle donne da contrastare tra paura, vergogna e senso di colpa”

Creato il 10 marzo 2015 da Stivalepensante @StivalePensante
Grande successo per la mostra “Il Peso dell’Ombra”. “La violenza psicologica subita dalle donne da contrastare tra paura, vergogna e senso di colpa”

"Il Peso dell'Ombra" è la mostra fotografica realizzata da Raffaella G. Fidanza a Germignaga. Gli scatti, effettuati con una tecnica ben definita e studiata, hanno una forza che portano il visitatore ad immedesimarsi nella psicologia della protagonista: la donna vessata. L'idea, infatti, nasce proprio da un'esigenza dell'artista di rappresentare le donne; quelle donne, però, che sono costrette a subire attacchi psicologici ed intimi. Proprio per questa ragione il Comune di Germignaga, nel periodo a cavallo della Festa della Donna, ha dato spazio alla fotografa per permettere di affrontare una tematica così delicata in un modo del tutto originale. A chiusura dell'evento, il 14 marzo alle 21 è prevista una conferenza intitolata "Semiotica, linguaggi e comunicazione non verbale" a cura della dottoressa Giada Strambini.

Sensibilizzare tutti sul contrasto alla violenza psicologica verso le donne. "Il nostro intento - spiega la fotografa ed ideatrice della mostra, Raffaella G. Fidanza - era quello di provare a sensibilizzare il pubblico su un tema di così grande attualità, ma che spesso è poco approfondito. Con la collaborazione della della psicologa Silvia Dal Lago l'obiettivo era quello di analizzare questa problematica su più fronti e la nostra attenzione si è focalizzata sulla reazione che le donne, vittime di violenza psicologica, hanno nei confronti del loro vessatore. Le fotografie sono state scattate tutte nel nostro territorio ed abbiamo utilizzato una tecnica particolare per studiarle e scattarle. Tengo a precisare che questo lavoro l'ho voluto affrontare dal punto di vista della donna, come fosse un'esperienza di vita. Il vessato può essere anche un uomo, il mio intento non era quello di vittimizzare l'uomo, bensì una tipologia di comportamento".

La soddisfazione del sindaco di Germignaga, Marco Fazio. "Abbiamo accolto con interesse il progetto di Raffaella - racconta il sindaco di Germignaga, Marco Fazio - e sono contento della grande partecipazione delle persone alla presentazione di sabato ed al riscontro positivo nei giorni successivi di apertura della mostra. Sono molto soddisfatto della riuscita di questa esposizione perché ad occuparsene sono stati prevalentemente uomini e donne under 35 ed è una cosa molto gratificante per tutti noi. L'idea di Raffaella era originale, legata alla qualità dell'immagine, e proprio per questa ragione, come Comune, abbiamo deciso di darle lo spazio che meritava. Credo che l'attenzione dei media sia rivolta prevalentemente alla violenza fisica, mentre sarebbero da affrontare anche le tematiche riguardanti il mobbing e lo stalking. La Festa della Donna ci sembrava il momento opportuno per dare risalto ad una problematica così importante".

Oltre al sostegno psicologico importante la denuncia alle autorità competenti. "Nella mostra - spiega la dottoressa Silvia Dal Lago - sono presenti sette foto che rappresentano la violenza subita da una donna per mano di un uomo ed una foto che mostra la violenza tra due donne. E' importante sottolineare che la violenza psicologica va oltre al concetto di superiorità di genere e che può avvenire in qualunque ambiente relazionale, sia esso lavorativo, definito mobbing, per i più giovani in ambito scolastico, definito bullismo, e di coppia che può portare allo stalking. E' importante sapere che le vittime di violenza sono pervase da tre emozioni: la paura (per la propria incolumità, per quella dei propri cari, paura di non essere creduti o considerati pazzi), la vergogna per la situazione che si sta vivendo ed il senso di colpa (arrivando a pensare di essere loro la causa di tutto) [...]. Un altro elemento che rende difficile è il fatto che banalmente non ci sono segni evidenti della violenza, può sembrare un paradosso, ma è più facile da affrontare la violenza fisica. [...] Bisogna ascoltare ed aiutare le vittime a capire che non sono loro sbagliati, ma lo è chi perpetra la violenza che è un criminale, nel vero senso della parola perché la violenza psicologica è considerato un reato e quindi oltre ad un sostegno psicologico è importante accompagnarli a denunciare alle autorità competenti, cioè carabinieri e polizia".

Per approfondire:

- Germignaga, "Il peso dell'Ombra": un progetto fotografico per riflettere sul tema della "violenza psicologica sulla donna"


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