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Grandi penne e grandi peni

Da Danielevecchiotti @danivecchiotti

Grandi penne e grandi peniC’è un luogo straordinario nel quale non posso esimermi dal trascorre almeno due o tre ore in ognuno dei miei soggiorni londinesi, ma non è il British Museum, né la National Gallery. E’ un luogo che trasuda, mescolati tra loro, tutti i miei ingredienti esistenziali preferiti: la scrittura, il fascino irresistibile del passato e quell’attraente senso di squallore tipico dei pornoshop.

Nonostante abbia avuto la fortuna di girare tre quarti di mondo, e di visitare ogni sorta di libreria nonché qualunque spaccio di pubblicazioni e oggetti hardcore, solo nella capitale britannica mi è capitato di trovare in un unico ambiente culi e cultura, giganti della penna e peni da giganti, capolavori da sfogliare e signorine da spogliare.

A far scuola è innanzitutto la catena di negozi “Soho Original Books”, ma tante altre botteghe hanno deciso di fondere la vendita di qualcosa che va assolutamente letto con qualcos’altro che va assolutamente a letto.

Al piano-strada si può trovare ogni tipo di classico prodotto editoriale bargain, vale a dire a bassissimo prezzo perché proveniente da fondi di magazzino o da stock invenduti; poi, scendendo nel basement, il corpo del testo diventa corpo e basta, e gli scaffali propongono il più variegato e tradizionale catalogo di video per ogni genere e gusto: membri e vulve in gomma, travestimenti da infermierina, diavolessa o carabiniera, giochini vari per rivitalizzare la vita erotica della coppia o per dare quel tocco di fantasia in più alla nobile arte del fai-da-te sessuale.

Insomma cominci a riempirti il carrello della spesa con Jane Austen, una biografia di Bob Dylan e un libro fotografico sull’arredamento dei cottage nello Yorkshire, e poi prosegui i tuoi acquisti passando a una esatta riproduzione in lattice delle labbra di Jenna Jameson, due boccettine di popper al gusto after-eight e a un vibratore a tre punte falliche il cui utilizzo più perverso sta nello scoprire come utilizzare la terza protuberanza.

Poche decine di minuti in un solo Soho Shop e puoi strisciare la carta di credito un’unica volta riempiendo i tuoi sacchetti di stimoli per ogni forma di appetito e curiosità. E se per caso, uscendo dal negozio, ti capita di incrociare il tuo capufficio o tua cognata, entrambi potete evitarvi l’imbarazzante scena di vedervi scoperti a leggere un romanzo di James Joyce, e salvarvi la faccia raccontando che siete entrati lì solo perché attratti dalla sensazionale offerta sulle manette sadomaso.


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