La seconda seria di Downtown Abbey in onda su ITV è finita da poche settimane lasciandomi boccheggiante (che succederà a Mr Bates? E Lady Mary e Matthew Crawley si sposeranno o no?? E il viscido Thomas causerà altri danni nel suo tentativo di scalata sociale? lo scopriremo solo vivendo...). Ma fortunatamente pare che BBC1 abbia preso a cuore la mia passione per i drammoni in costume, proponedo da stasera una nuova edizione natalizia di Great Expectations. E visto che nel 2012, oltre alle Olimpiadi e agli Europei di calcio, cade pure il bicentenario della nascita di Charles Dickens, mi pare piuttosto appropriato. E non solo perchè il museo possiede undici dei manoscritti originali dell’autore (uno dei quali, David Copperfield, è in mostra proprio in questi giorni e visti in cancelloni, i ripensamenti e le correzioni presenti sulla riverita pagina, viene da pensare a come si potevano scrivere libri e romanzi prima dell'invenzione del computer...), ma anche perchè infettata dalla generale dickensmania ho iniziato a leggere io stessa Great Expectations (lo so, ma l'ho iniziato prima di realizzare che l'avrebbero fatto in TV, e comunque mi piace sempre più leggere il libro prima di vedere il film…). Uh!
Charles Dickens, by Herbert Watkins, 19th century. Courtesy of the V&A.
Grandi Speranze inizia dalla vigilia di Natale del 1812 (guarda caso l’anno di nascita di Dickens), quando il protagonista della storia, l’orfano Philip Pirrip detto "Pip" ha circa sette anni e vive con la sorella maggiore di molti anni maggiore (bisbetica e manesca), ed il bonario marito di lei, il fabbro Joe, e termina nell'inverno del 1840. La storia (che pare presentare grandi analogie con la vita dello stesso Dickens) segue Pip fino all'età adulta, seguendolo nel suo tentativo di diventare un gentiluomo.
Ora si tratta solo di finire il libro prima dell'episodio finale dello sceneggiato dopodomani sera... Che no, nonostante tutto non so come va a finire e voglio godermi la sorpresa...